"Anche se qualcuno ha cercato di dimenticarlo, di fatto il virus non se n’è mai andato ma abbiamo solamente imparato a conviverci. Dunque è normale, di fronte a una malattia come questa, di cui non ci libereremo mai, assistere a un balzo in avanti". Raffaella Angelini, direttrice del dipartimento di Salute pubblica dell’Ausl Romagna, fotografa con queste parole il trend legato alla nuova impennata di Covid, spinta anche dal rientro dalle ferie di tante persone e dall’imminente ritorno sui banchi di scuola.
Nell’ultima settimana l’Iss ha certificato una crescita dei contagi (+44%), con 21.309 casi rispetto ai 14.866 di sette giorni fa. Angelini, dobbiamo preoccuparci?
"Ce lo aspettavamo, ma non generiamo allarmismo inutile. I dati fanno presumere che ci sia un aumento della circolazione del virus, anche se quasi nessun caso è grave e non vi sono state variazioni per quanto riguarda i pazienti in terapia intensiva".
E’ possibile quantificare il numero di casi nel Riminese? "Non esiste più un conteggio puntuale a livello territoriale, dunque è impossibile azzardare delle cifre, anche perché di fatto sono cambiate le modalità di tracciamento. Prima le persone si facevano il tampone attraverso le vie ufficiali, in farmacia oppure nei presidi sanitari, ora senza obbligo di isolamento vige il fai-da-te. I dati in nostro possesso, in linea con quelli nazionali, sono indiretti e riferiti al numero di persone che entrano in pronto soccorso, ospedale o Rsa con sintomi compatibili con il Covid e che per questo motivo vengono tamponati. Sulla base di questi, è lecito ipotizzare un nuovo incremento".
A fine agosto all’ospedale Ceccarinidi Riccione si è verificato un piccolo cluster Ci sono stati altri casi?
"Si tratta, come già detto, di pazienti che si trova in ospedale per altro e non perché la patologia Covid lo richieda e che magari vengono trovati positivi al virus. Come da prassi, attiviamo il tamponamento di tutti i contatti stretti e può capitare di imbattersi in nuovi positivi, magari asintomatici. Ad ogni modo, le situazioni verificatesi sono sempre state sotto controllo".
Dobbiamo prepararci a un ritorno delle limitazioni?
"Il quadro epidemiologico al momento non le rende necessarie. Per l’autunno ci prepariamo a una nuova campagna vaccinale antiCovid che presumibilmente avverrà in concomitanza con quella per l’influenza. Teniamo monitorata la situazione e in particolar modo lo scenario legato alle nuove varianti. Per il resto, ci appelliamo al buon senso dei cittadini".
Quali sono le raccomandazioni dell’Ausl?
"Dobbiamo prestare la massima attenzione soprattutto alle categorie fragili, a cominciare da anziani e malati. Anche senza obbligo di isolamento, suggeriamo ai positivi di limitare il più possibile i contatti esterni".
Lorenzo Muccioli