Il Covid si porta via anche Bevitori "Addio al signore dell’Altromondo"

Aveva 82 anni, da dieci giorni era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Rimini. Insieme a Guerrino Galli ha gestito la storica discoteca e ha fondato il sindacato dei locali da ballo

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E’ morto Piero Bevitori, storico imprenditore della notte riminese, dal 1972 gestiva L’Altromondo Studio’s, insieme ai figli di Guerrino Galli, suo socio, scomparso da diversi anni. Bevitori aveva 82 anni, stroncato dal Covid nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Infermi di Rimini, dov’era ricoverato da oltre dieci giorni. "L’ho sentito l’ultima volta il 15 febbraio – racconta un amico storico –, mi ha detto che aveva un po’ di febbre. Niente di più. Poi è peggiorato ed è stato ricoverato. Ho provato diverse volte a richiamarlo, ma il telefono era sempre staccato". "Piero era una persona aperta e gioviale – continua l’amico –, sempre pronto a scherzare, gli piaceva stare in compagnia. Anche l’estate scorsa, verso mezzanotte, andavamo insieme all’Altro Mondo, che era gestito da Enrico e Valentina Galli, per lui come fossero dei figli. Diceva: ’devo stare lì un paio d’ore’". Piero (Pietro all’anagrafe) Bevitori aveva rilevato L’Altromondo, insieme a Guerrino Galli, dal fondatore Gilberto Amati, che lo aveva inaugurato nel 1967 - era la prima mega discoteca d’Italia, il cui cuore era la fidura del disc jockey, altro elemento innovativo per l’epoca. All’Altromondo era seguito il Geo Club di San Mauro Mare, altra maxi-disco, aperto sempre da Galli e Bevitori, insieme ad altri due soci - ed era morto in un incidente stradale nel 1971. Insieme i Bevitori e Galli avevano aperto e gestito il Confidential, un locale vicino al passaggio a livello (oggi eliminato) di via Pascoli, un locale quasi interamente all’aperto, e Il Punto di Riccione.

Ma il punto fermo è sempre rimasto l’Ams, Altromondo Studio’s, che si era da subito ritagliato un posto di assoluto rilievo nel panorama delle discoteche rivierasche e italiane per le scenografie e ambientazioni futuribili (la cabina del dj che si alzava sulla pista in un trionfo di luci, suoni e colori), e il livello degli ospiti. Da Ray Charles a James Brown, dalla Premiata Forneria Marconi con Fabrizio De Andrè al Banco del Mutuo Soccorso, da The Creatures ai Rockets. E poi Fabri Fibra, Club Dogo, Gigi D’Agostino, Gabry Ponte... All’Altro Mondo Lucio Battisti aveva fatto esordire i Formula 3, con Alberto Radius.

"Piero era un uomo gentile, una brava persona, un pioniere del turismo e della notte – lo ricorda il presidente del Silb Gianni Indino – non meritava di finire così, travolto da questa maledetta pandemia che uno alla volta si sta portando via tutti i nostri grandi protagonisti, senza che si possano attribuire loro gli onori che avrebbero meritato. Ha segnato il mondo dello spettacolo per mezzo secolo. Era stato proprio Bevitori, insieme a Sergio Valentini, Gianni Fabbri a fondare il nostro sindacato dei locali da ballo, qui a Rimini per la prima volta in Italia. Siamo affranti". Piero Bevitori lascia la moglie e tre figlie.

Mario Gradara