Il cuore ha smesso di battere Salvato da una nuova tecnologia

Il paziente di 50 anni è stato operato alle coronarie con un macchinario di ultima generazione

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Un uomo di 50 anni, affetto da gravi problemi di obesità e da una malattia delle coronarie. Il suo cuore rischiava di smettere di battere per sempre. A dare una mano ai medici dell’ospedale ‘Infermi’ di Rimini, alla fine, ci ha pensato la tecnologia di ultimissima generazione. Un intervento estremamente delicato e complesso è stato portato a termine con successo dal team del laboratorio di emodinamica, diretto dal dottor Andrea Santarelli, direttore facente funzione dell’unità operativa di cardiologia. "Si è intervenuti su un paziente con una funzione cardiaca molto compromessa – spiega il medico – utilizzando Impella, una speciale macchina di ultimissima generazione che, mediante una speciale turbina miniaturizzata all’interno di un catetere posizionato per via percutanea dentro al cuore, permette di mantenere una regolare portata cardiaca anche quando il cuore è quasi fermo". La situazione, in un primo momento, era apparsa estremamente grave. Ma i medici dell’Infermi non si sono dati per vinti.

"Il paziente – prosegue il medico – era stato ricoverato alcuni giorni prima con un quadro di severa insufficienza cardiaca ma, nonostante adeguata terapia, non presentava alcun miglioramento. Proposto per un intervento cardiochirurgico di by-pass aorto-coronarico, era stato escluso da questa opzione causa la severa disfunzione cardiaca e la grave obesità. L’unica speranza di salvare il paziente rimaneva quella di tentare una riapertura percutanea delle sue coronarie ostruite assistiti da un supporto meccanico che potesse supplire adeguatamente alle funzioni del cuore durante l’intervento".

"Abbiamo pertanto pensato – aggiunge Santarelli – che l’unica soluzione fosse un’angioplastica coronarica con l’impiego di Impella, macchina mai utilizzata prima nel nostro ospedale. L’intervento, durato tre ore ed eseguito con la preziosa collaborazione dei colleghi dell’unità operativa di anestesia e rianimazione, diretta dal dottor Emiliano Gamberini, è stato portato a termine con successo, rispettando la strategia pianificata. In pochi giorni abbiamo assistito ad un significativo recupero clinico del paziente fino a permettere la sua dimissione a domicilio. Al successivo controllo medico ambulatoriale il paziente è risultato in buone condizioni generali. Personalmente non posso che essere orgoglioso e grato di poter dirigere questa unità operativa", conclude Santarelli.