REDAZIONE RIMINI

Il delitto di Pierina. Louis accetta la prova, sfilerà sotto la telecamera

Secondo il pm, il filmato della farmacia è la prova che inchioda il senegalese. La difesa: "Non è lui, lo dimostreremo". Un vicino: "Quell’ombra sono io".

L’arresto di Louis Dassilva, 34 anni, senegalese, il 16 luglio scorso a Rimini

L’arresto di Louis Dassilva, 34 anni, senegalese, il 16 luglio scorso a Rimini

di Francesco Zuppiroli

RIMINI

Come se fosse un film. Anzi, un viaggio indietro nel tempo. A quel 3 ottobre 2023, ore 22.17, quando la cam3 della farmacia ’San Martino’ immortalò una persona transitarle davanti pochi minuti dopo che una manciata di metri più in basso, nei sotterranei di via del Ciclamino 31 a Rimini, Pierina era stata uccisa da nemmeno cinque minuti. Un viaggio indietro nel tempo per certi versi sarà l’esperimento giudiziale in sede di incidente probatorio richiesto nei giorni scorsi dalla Procura di Rimini per cristallizzare quel filmato che per l’accusa inchioderebbe Louis Dassilva, indagato per omicidio e in carcere dal 16 luglio scorso. E adesso, mentre il gip del Tribunale sta esaminando la richiesta della Procura per poi nominare il perito super partes e fissare la data dell’esperimento, dal carcere di Rimini il 34enne senegalese ha dato il proprio consenso a prendere parte all’accertamento. Ad una condizione.

La pongono gli avvocati di Dassilva, Riario Fabbri ed Andrea Guidi, nel dire che il loro assistito si sottoporrà al transito sotto la telecamera della farmacia di via del Ciclamino se e soltanto se "verranno garantite tutte le esatte condizioni di quella sera". La sera maledetta, quella in cui venne trucidata Pierina con 29 coltellate. Quella in cui secondo la Procura fu proprio Dassilva a ucciderla, per poi uscire dalla pancia dei palazzoni alla periferia di Rimini e dirigersi verso i cassonetti per disfarsi dell’arma del delitto. Poi, dopo, tornare sui propri passi ed essere immortalato dalla telecamera.

Un filmato che nei mesi di indagine ha acquisto un valore enorme: perno attorno a cui ruota il mosaico dell’accusa. Ma anche traballante congettura stando alla difesa dell’indagato, che ha invece indicato come protagonista di quel video un’altra persona. Un vicino, il quale nei giorni scorsi alle tivù ha anche dichiarato di riconoscersi "al mille per mille" nell’uomo ripreso alle 22.17 del 3 ottobre 2023 dalla cam3. Un braccio di ferro di versioni per cui l’incidente probatorio sulla telecamera diraderà le nubi grazie alla consulenza di un perito super partes nominato dal Tribunale, che con la sua consulenza dovrà dire se in quel video sia ripreso Dassilva – confermando così de facto quanto ipotizzato sin qui dall’accusa – oppure il vicino di casa, rimescolando il mazzo di carte dell’indagine.

La partita a scacchi sul giallo di Rimini è ancora apertissima. Ma la Procura, nella persona del pm Daniele Paci, ha fatto scacco chiedendo l’incidente probatorio per cui, dopo uno scontato accoglimento del Tribunale, se non dovessero essere garantite le condizioni di quella sera, la difesa di Louis potrebbe bloccare la partecipazione del 34enne all’esperimento, per cui oltre al vicino – così da offrire al super perito l’alternativa per la comparazione – si farà ricorso ad un figurante di colore che "riproduca le sembianze" di Dassilva.