"Il dono più grande: dare la vita per gli amici"

La lettera delle famiglie dei disabili che frequentano l’associazione di volontariato per ricordare Massimo, Romina e i ragazzi

Migration

"Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici". Fino a ieri sono rimaste in silenzio, stringendosi nel dolore dopo la perdita di amici e conoscenti. Cercando di sostenere i figli per quel vuoto piombato all’improvviso nel pomeriggio di venerdì scorso. Sono le famiglie dei ragazzi che a tutt’oggi frequentano Centro21 a chiedere un momento di attenzione e far comprendere che non si tratta di un’associazione che offre un sostegno alle famiglie con figli con disabilità psichica o sindrome di down. Non è questo, e a mostrarlo sono stati proprio loro: Alfredo, Rossella, Valentina, Francesca e Maria. "Questi nostri ragazzi hanno ormai aperto una strada" ha detto ieri dal palco Camilla Casadei, sorella di una ragazza ospite del Centro, in rappresentanza delle famiglie. "Ci hanno fatto vedere che è possibile desiderare una vita piena, con una casa propria, un proprio lavoro, un rapporto di affetto profondo, amicizie importanti, interessi e divertimento. Non si sono accontentati: passo dopo passo, hanno costruito tutto questo insieme a chi li ha accompagnati". Potrebbe bastare, è molto più di quanto fanno tanti altri. Ma le storie di questi ragazzi dicono anche altro: "Lo hanno fatto non solo per loro: è il loro contributo al mondo intero, è lo svolgersi di un compito che è stato loro affidato, perché la vita di tutti sia più buona, più vera, pienamente umana". Ed eccoci tornati a chi ha creduto sempre in tutto questo: Massimo e Romina. "Dare la vita per i propri amici, ci sembrano le uniche parole che possano descrivere pienamente la misteriosa chiamata in cielo dei nostri cari. Massimo e Romina non si sono mai risparmiati in questo, donando tutto di loro stessi: tempo, energie, pensieri, affetto, cuore e la vita stessa. Averli conosciuti e aver condiviso con loro la crescita dei nostri ragazzi è per noi un grande regalo e un grande onore. Ora ci è chiesta l’importante responsabilità di accompagnare lo sviluppo dei semi che loro hanno abbondantemente gettato e curato".

Per tutto questo "come famiglie del Centro 21, desideriamo dire a Massimo, Romina, Alfredo, Rossella, Francesca, Valentina e Maria il nostro grazie, chiedendo che dal cielo, dove ora sono per sempre insieme, ci accompagnino nella strada che dobbiamo percorrere, e ci aspettino fino al giorno in cui potremo tutti riabbracciarci".

a.ol.