Il Festival difende lo spettacolo "Il nostro spazio è aperto a tutti"

La replica degli organizzatori al leghista Montevecchi che ha accusato gli artisti di fare "propaganda Lgbt"

Migration

Non si placano le polemiche sullo spettacolo del Santarcangelo Festival di Queereeoké. Da una parte il consigliere regionale della Lega, Matteo Montevecchi, critica il gruppo di artisti che la direzione del Festival definisce "punto di riferimento della club culture tedesca". Il gruppo ha organizzato laboratori e spettacoli in costume nel centro storico di Santarcangelo. Montevecchi li ha definiti "Teletubbies con il sedere di fuori che celebrano la cultura queer davanti ai bambini di Santarcangelo e una propaganda per la cultura che rifiuta l’identità di genere, la distinzione tra uomo e donna". Per il leghista "questa non è arte, ma ideologia. Esibita grazie ai soldi pubblici".

In risposta a Montevecchi è intervenuta l’organizzazione del Festival: "Il nostro è sempre stato uno spazio che supporta la diversità e lascia libertà di espressione agli artisti. l’arte è inteso come un’enclave sicura in cui mettere in scena un programma che rappresenta differenti voci e estetiche del contemporaneo all’insegna della condivisione e dell’inclusività". Per gli organizzatori, quindi, spazio massimo alla libertà d’espressione: "Il Festival presenta i lavori di realtà artistiche italiane e internazionali nelle sue diverse sfaccettature, anche culturali e politiche, come dimostra questa edizione. L’attenzione al pensiero queer, come quella del collettivo tedesco Queereeoké, si rivolge alle questioni legate alla costruzione dell’identità e all’accettazione di sé che è molto presente nelle giovani generazioni, e i sociologi stanno osservando con interesse. Un tema che riguarda anche il corpo, qui usato come forma di espressione, anche giocosa, e linguaggio dell’arte. Anche in Italia, negli ultimi anni, stiamo assistendo a diverse manifestazioni di espressione queer in spazi pubblici". D’accordo con l’organizzazione anche l’Amministrazione: "Condividiamo ciò che è stato detto da Santarcangelo dei teatri".

r.c.