E’ stato per mezzo secolo il centro di gravità permanente della vita mondana, ma anche ilcrocevia della politica, sportiva e studentesca cittadina. Il Pic Nic è un pezzo importante della storia di Rimini. Fondato nel 1965 dal compianto Maurizio Bellini, dal novembre 1967 insieme al socio che diventerà per lui il fratello di una vita, Benedetto ’Berto’ La Maida. Alla ricostruzione, sia fotografica che aneddotica delle gloriose vicende del ristorante di via Tempio Malatestiano, sta lavorando da tempo Nicola Gambetti, che sulla pagina Facebook ’Rimini Sparita’ ha raccolto materiale d’epoca, e tanti contributi scritti di riminesi, frequentatori del locale. Una massa di materiale che cresce di giorno in giorno, e che confluirà in un libro, soprattutto ma non solo fotografico, in pubblicazione "nei primi mesi del 2024". Gambetti rilancia l’invito a tutti i riminesi che volessero contribuire, attaverso immagini d’epoca o testimonianze personali, a tratteggiare il mitico locale, a contattarlo. Anche perché resti testimonianza concreta dell’affetto per gli indimenticati Maurizio e Berto.
Quel libro doveva uscire nel dicembre del 2015, per celebrare il mezzo secolo del ristorante. Il progetto è rimasto cristallizzato per molti anni. Poi, in tempi recenti, ha ripreso forza. Non ovviamente con l’obiettivo di celebrare i cinquant’anni del ristorante, ma di raccontarne la storia. "Il locale – continua Gambetti – era la casa dei riminesi: degli sportivi, dei politici, dei giornalisti. Questo approccio ’domestico’ è stato probabilmente uno dei motivi del formidabile successo del Pic Nic.
Era anche il punto di riferimento delle squadre di basket che partecipavano al Palio, che si teneva ogni anno nella palestra del teatro Galli ancora semidistrutto, la cui formula metteva a confrontarsi sotto il canestro ragazzini alle prime armi ed ex professionisti. Torneo sponsorizzato nel 1974 anche dal Pic Nic, e da altre attività economiche locali, dall’Omnia alla Pasticceria Rosa a Bata scarpe e altri.
Al locale erano anche di casa i giocatori delle squadre professionistiche del Basket Rimini e Jomsa Pallamano. Ed era anche una sorta di ’terza camera’, il parlamento ombra dove i politici di vari schieramenti cenavano dopo le sfribranti seduti del consiglio comunale nella vicina piazza Cavour. E spesso i giornalisti li ’intercettavano’ cercando di avere anticipazioni su future alleanze.
Mario Gradara