Il murales cancellato dell’uomo che allatta a Rimini, gli attivisti: “Lo rifaremo, la censura non ci fermerà”

L’autore e gli attivisti del centro sociale ’Grotta rossa’ si mobilitano dopo il vandalismo. Partita la raccolta fondi, prosegue l’indagine della Digos: interrogato anche il sedicente esorcista

Gli attivisti: "Rifaremo il murales dell'uomo che allatta"

Gli attivisti: "Rifaremo il murales dell'uomo che allatta"

Rimini, 6 aprile 2023 – Chi ha ’oscurato’ l’uomo che allatta, imbrattando il murales realizzato in via Savonarola da Oliver Vicenzi? Ieri gli uomini della Digos hanno sentito Davide Fabbri, sedicente prete esorcista che si è autodenunciato sostenendo di essere stato lui a coprire l’opera con la vernice bianca. Versione, la sua, che non convince molto.

In attesa di individuare i vandali, è partita la raccolta fondi, lanciata dalla consigliera Pd Annamaria Barilari, per poter realizzare un altro murales. "Siamo appena partiti, ma sono arrivate già le prime donazioni. Chi vuole, può consegnare un’offerta al negozio Piano B (via Gambalunga 55), oppure farla tramite la piattaforma Gofundme: la campagna è Aiutiamo Oliver Kage a dipingere un nuovo murale".

Sul caso del murales oscurato intervengono anche gli attivisti del centro sociale Grotta rossa. È il centro di cui fa parte Oliver Vicenzi, nome d’arte Kage ("ma all’anagrafe sono ancora Veronica"), autore dell’opera. "Che tristezza svegliarsi e scoprire che, dopo le imbarazzanti dichiarazioni del solito esponente leghista locale, qualche coraggioso aveva pensato di dare seguito alla sua richiesta di cancellazione dell’opera del nostro Kage, imbrattandola con una colata di bianco che ha sporcato anche la banchina e il marciapiede. Bigotti, tristi e sporcaccioni. Scandalizzati da un murales che rappresentava la parola uguaglianza e un bellissimo gesto di amore e di inclusione".

Un’ opera, ricordano, "realizzata in collaborazione con il Comune come gesto di riqualificazione". Secondo gli attivisti il tentativo di censura è fallito, perché "coprendo l’opera non avete fatto altro che dargli maggiore visibilità. Il vostro odio, il vostro moralismo, la vostra paura non ci cancelleranno".

Gli attivisti sono già pronti per un nuovo murales. "Vi aspettiamo per ridare colore e dignità a quella parete".