RITA CELLI
Cronaca

Il Museo del bottone custodisce pezzi di storia

A Santarcangelo c’è un luogo curioso e molto interessante: il Museo del bottone. Inaugurato nel 2008 da un merciaio, Giorgio...

Uno dei bottoni custoditi nel museo

Uno dei bottoni custoditi nel museo

A Santarcangelo c’è un luogo curioso e molto interessante: il Museo del bottone. Inaugurato nel 2008 da un merciaio, Giorgio Gallavotti, appassionato di bottoni. "Il bottone è il confine fra il mondo esteriore e quello interiore, piccolo e utile, comunica, seduce e diventa un simbolo pieno di arte e storia" dice Gallavotti. Nato in una merceria del paese, il fondatore del museo si è ritrovato a collezionare bottoni per passione, poi un giorno decide di mostrare al pubblico la sua collezione privata, per la prima volta l’11 novembre 1991. All’apertura il museo conteneva 8.500 bottoni, oggi sono circa 15.000, provenienti da 64 Paesi diversi. Il bottone più importante del museo è quello disegnato da Picasso per Coco Chanel, che raffigura un cavallo fatto in ceramica. Ma le curiosità che si incontrano sono tante, come il bottone della regina di Francia, Maria Antonietta, disegnato su carta con zaffiri bianchi e rosette in metallo e ancora oggi in buone condizioni. Oppure i bottoni giapponesi, che sono stati dipinti con un pennello a un solo pelo molto rigido. Arrivando ai giorni nostri, troviamo due bottoni, che sembrano piccoli e insignificanti, ma possiamo dire che hanno viaggiato nello spazio: Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano, infatti, hanno donato al museo i bottoni che indossavano quando sono andati nello spazio. Per tutte queste informazioni sul museo, ringraziamo Sofia che lavora lì.

Giulia Spiezia, Elisa Raggi I F