ANDREA OLIVA
Cronaca

Il nido di tartaruga al Marano ’silenzia’ gli eventi in spiaggia

Arriva l’ordinanza comunale per salvaguardare le testuggini, con misure e divieti anche di fuochi d’artificio

Sauro Pari (Cetacea) e l’assessore Andruccioli davanti al nido recintato

Sauro Pari (Cetacea) e l’assessore Andruccioli davanti al nido recintato

"Vietata l’organizzazione di eventi, tornei, spettacoli pirotecnici o qualsiasi manifestazione rumorosa". Questo dice l’ordinanza comunale che intende salvaguardare il nido di tartaruga alla zona di spiaggia 133. Le misure vengono introdotte per non recare problemi o danneggiare la crescita delle piccole tartarughe e la schiusa delle uova. Ma la regola del silenzio posta dall’ordinanza comunale cade in una zona di spiaggia che silenziosa non lo è, per ‘natura’. Siamo al Marano, dove da circa trent’anni si concentrano le notti sulla sabbia, la musica, i tornei, gli eventi e persino festival pirotecnici internazionali in passato. Ebbene in questa zona del divertimentificio notturno sulla spiaggia, per i mesi di luglio e agosto (la nascita delle piccole tartarughe dovrebbe cadere nella seconda metà di agosto) ogni attività dovrà attenersi alle regole per tutelare le piccole Caretta Caretta. Dopo il fratino sulla spiaggia riminese a poca distanza dalla Beach arena, con i suoi concerti con migliaia di giovani, anche al Marano arriva la stretta in nome della tutela dell’ambiente e degli animali. Di tutte le zone del litorale dove nidificare, la grande Caretta Caretta uscita dalle acque nella notte tra lunedì e martedì, ha scelto proprio il Marano. Trattandosi di un evento eccezionale (non era mai accaduto sulla costa della provincia) in municipio hanno deciso di predisporre tutte le azioni necessarie a non arrecare danni al nido. Nell’area protetta individuata è vietato piantare ombrelloni o sistemare sdraio, sedie, teli e mezzi nautici nell’area protetta. Anche il solo deposito temporaneo di questi oggetti non è consentito per evitare qualunque interferenza con il nido. Inoltre, per un raggio di circa 5 metri attorno alla recinzione, non si potranno organizzare giochi e attività ludico-sportive. E’ vietato anche lasciare cani liberi, o altri animali domestici. Potranno accedere solo se al guinzaglio e sotto stretto controllo. Sempre nella stessa area, non sarà consentito il transito o la sosta di veicoli, a motore e non. A vigilare saranno anche i volontari della Fondazione cetacea. Infine, quando si avvicinerà il grande giorno, sul Marano caleranno le tenebre. "Nei giorni immediatamente precedenti la schiusa, potrà essere sospesa l’illuminazione pubblica sul lungomare adiacente, per non interferire con l’orientamento delle tartarughine, che si guidano verso il mare seguendo la luce naturale dell’orizzonte".

Andrea Oliva