"Il percorso di San Marino non avrà battute d’arresto. Dispiace che Monaco si sia sfilata". Ad assicurarlo è il segretario di Stato agli Esteri di San Marino, Luca Beccari, dopo che il Principato di Monaco e la Commissione europea hanno sospeso di comune accordo i negoziati per l’accordo di associazione. La decsione è arrivata dopo l’incontro dei giorni scorsi tra il vice presidente della Commissione, Maros Sefcovic, e la ministra delle Relazioni esterne, Isabelle Berro-Amadei. "Durante il colloquio – spiega l’esecutivo europeo – il vicepresidente esecutivo ha confermato l’obiettivo della Commissione europea di concludere i negoziati per un accordo di associazione con Monaco, Andorra e San Marino entro la fine del 2023 sulla base del mandato del Consiglio dell’Unione europea, basato sul rispetto delle quattro libertà di movimento (persone, capitali, servizi e merci) e sulla conservazione dell’integrità e dell’omogeneità del mercato interno".
"Al termine di uno scambio franco e cordiale, le due parti – spiegano – hanno concordato che le condizioni non erano soddisfatte per concludere un accordo e hanno concordato di sospendere i negoziati. L’Unione europea è e rimarrà un partner privilegiato del Principato. La Commissione europea rimane disponibile e pronta a continuare i negoziati per un accordo di associazione in futuro", fanno sapere dall’Ue, quasi ad addolcire un po’ la pillola. Ma anche assicurando che "la Commissione continuerà a lavorare nelle prossime settimane con l’obiettivo di concludere i negoziati per un accordo di associazione con il Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino entro la fine del 2023, sulla base del mandato che le è stato affidato dal Consiglio".
E, intanto, già domani e martedì è in programma il prossimo round negoziale tra San Marino e la Commissione Ue e probabilmente sul tavolo ci sarà anche l’allegato sui servizi finanziari, tema particolarmente delicato dopo la lettera critica congiunta dei presidenti di tre agenzie europee. Lettera che a San Marino aveva portato non poche preoccupazioni. Ma anche in quell’occasione erano arrivate le rassicurazioni del ministro Beccari. "Nessun ostacolo all’accordo di associazione con l’Unione europea – le parole pronunciate dal Segretario quindici giorni fa – La lettera dei tre enti regolatori europei alla Commissione rappresenta il nulla".