Il nostro Rinascimento. Capitale della cultura,. Rimini tra le 10 finaliste: "Una botta di orgoglio"

Il sindaco Jamil Sadegholvaad: "Con la candidatura si è innescato un bel meccanismo di appartenenza, di entusiamo e partecipazione". Audizioni per le città indicate dal ministero a inizio marzo, poi la scelta.

Il nostro Rinascimento. Capitale della cultura,. Rimini  tra le 10 finaliste: "Una botta di orgoglio"

Il nostro Rinascimento. Capitale della cultura,. Rimini tra le 10 finaliste: "Una botta di orgoglio"

Capitale italiana della Cultura 2026: Rimini entra nella short list. Ovvero, nelle dieci candidate finaliste - inizialmente erano oltre una ventina - pronte a disputarsi l’incoronazione, che avverrà entro fine marzo. Tre mesi o poco più per capire se, dopo Pesaro 2024 e Agrigento 2025, toccherà a Rimini. Ieri mattina a Palazzo Garampi è arriva la comunicazione ufficiale del ministero dei dieci progetti finalisti presentati da Comuni e Unioni di Comuni, selezionati dalla giuria di esperti presieduta da Davide Maria Desario. Nella top ten, insieme a Rimini, ci sono Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana (Siena). Come si vede, con Rimini sono solo altri tre i capoluoghi di provincia: L’Aquila (indicata tra le favorite), Latina e Treviso. Una caratteristica, l’essere capoluogo (Matera insegna) che non costituisce titolo di preferenza nella scelta.

"Una grande soddisfazione e un primo risultato non scontato – afferma il sindaco Jamil Sadegholvaad – che attesta prima di tutto la bontà del lavoro che abbiamo condotto in questi mesi per arrivare all’elaborazione di un dossier che condensa idee e progetti per la Rimini del futuro, con uno sguardo allargato a tutta la Romagna". Le linee guida del dossier sono partite da un’analisi a tutto tondo dei grandi temi di attualità: le nuove generazioni, le persone e il corpo , l’ambiente, la sostenibilità e le sfide del cambiamento, i territori, le lingue, muovendo da Rimini quale Babele contemporanea. E allargando lo sguardo oltre Rimini, aprendosi all’intera Romagna, nella prospettiva, poi concretizzata, di una candidatura policentrica. Che è stata formalizzata lo scoso 27 settembre al Teatro Galli, quando una ’santa alleanza’ sostenuta dall’intera Romagna - Ravenna, Forlì, Cesena, Faenza e Lugo - è inter venuta alla presentazione del dossier, insieme al sindacodi Rimini e al le direttrici artistiche della candidatura, Francesca Bertoglio e Cristina Carlini, e al coordinatore Paolo Verri.

"Per questo risultato che abbiamo ottenuto – aggiunge Sadegholvaad – mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla costruzione del dossier di candidatura e in generale tutta la città, che in più di un’occasione ha dimostrato partecipazione per questa avventura inedita, anche riscoprendo un orgoglio genuino per il tanto che Rimini è in grado di essere, andando oltre le definizioni. Proseguiamo questo viaggio con tante iniziative in programma, consapevoli che il riconoscimento è un obiettivo ambizioso, ma che la vera sfida sta nel dare forma alle tante idee e visioni che i territorio ha per il suo futuro".

Le città finaliste saranno convocate il 4 e 5 marzo per le audizioni pubbliche. Ogni candidata sarà chiamata a illustrare nel dettaglio il proprio progetto ai sette esperti della giuria, che saranno poi chiamati ad esprimere la valutazione decisiva. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura è attesa entro il 29 marzo 2024.

Mario Gradara