Tris di primi e due secondi, tutti della tradizione romagnola. Per dolce una strategia comune per contare davvero nelle scelte che l’amministrazione farà per la città. E’ il menù della ‘cena dei presidenti’. Da giorni nelle chat dei leader delle categorie e dei comitati cittadini rimbalzava l’invito a una serata conviviale per fare il punto della situazione dopo che in municipio è rientrata una amministrazione politica mettendo fine al commissariamento. Forse per dare meno nell’occhio era stato scelto un ristorante distante dai confini riccionesi. Al Passatore di Santarcangelo si sono ritrovati Bruno Bianchini per Federalberghi, Marco Corbelli di Cna, Maurizio Metto, presidente del consorzio di viale Ceccarini, e Pasquale Lonero per il comitato di viale Dante. Al tavolo era rappresentata anche Confartigianato. Gli altri presidenti non c’erano per motivi personali, ma sono rimasti in contatto in attesa di nuovi incontri.
Gli argomenti sul tavolo, tra un raviolo e un contorno, erano quelli che coinvolgono la città, dal palinsesto natalizio (che verrà svelato oggi) alla programmazione turistica fino alle opere pubbliche. Ma alla base dell’azione che i presidenti intendono mettere a terra, c’è un modo nuovo di interagire con l’amministrazione comunale. Per anni e svariate legislature, si è sentito ripetere il mantra della condivisione. Poi è arrivato il commissario e le categorie e i comitati hanno messo al primo posto la necessità di incidere sulle scelte dell’amministrazione. Oggi che è tornata una giunta politica non c’è alcuna intenzione si tornare nella propria confort zone e attendere le decisioni prese in municipio. I presidenti vogliono incidere sulle scelte. Per poterlo fare c’è una piccola grande svolta che andranno a chiedere alla sindaca Angelini: un canale di dialogo costante o un referente, per proporre e seguire l’evoluzione dei progetti. I presidenti non vogliono essere spettatori paganti, ma vogliono stare sul palco.
Andrea Oliva