MARIO GRADARA
Cronaca

Il piano spiaggia. I bagnini in guerra:: "Vogliono restringere i nostri stabilimenti"

Più metri per le zone libere: Mauro Vanni attacca il Comune

Il piano spiaggia. I bagnini in guerra:: "Vogliono restringere  i nostri stabilimenti"

Il piano spiaggia. I bagnini in guerra:: "Vogliono restringere i nostri stabilimenti"

Siamo pronti a opporci al progetto del Comune di estendere le zone di spiaggia libera a discapito di vari stabilimenti balneari". Il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali, e responsabile della Cooperativa bagnini di Rimini Sud, Mauro Vanni, dissotterra l’ascia di guerra. Pochi giorni fa Palazzo Garampi ha presentato la proposta di nuovo piano dell’arenile, dopo l’approvazione in giunta. Oltre a una serie di innovazioni - tra l’altro piscine di 300 metri quadri, idromassaggi e chiringuitos più grandi per gli stabilimenti che si aggregano, l’amministrazione – con il sindaco Jamil Sadegolvaad e l’assessore al Demanio Roberta Frosini – ha anche annunciato "l’ampliamento del 37% delle spiagge libere, che saliranno dalle attuali 14 a 26, con 407 metri linerari di fronte in più rispetto agli odierni 1.095". Una estensione che è stata immediatamente giudicata "del tutto insufficiente" dall’ex assessore Roberto Biagini, nelle vesti di presidente del Conamal, Comitato nazionale mare libero. Ma che al contrario viene vista come il fumo negli occhi dai bagnini.

"In media a Rimini uno stabilimento occupa 40 metri di fronte lineare – osserva Vanni –. Per arrivare a 407 metri in più di spiaggia libera andranno cancellati dieci stabilimenti, oppure ristretti una ventina in caso, come sembra stia avvenendo per la zona Sud, l’amministrazione punti a dimezzare alcuni arenili attuali". Quali? "A quanto si può già verificare dalla progettazione che compare sul sito del Comune, si parte da quelli antistanti le piazze che saranno inglobate nel Parco del mare e nel piano spiaggia, modello piazzale Kennedy. Cioè il bagno 41 per piazza Tripoli - Marvelli, il 57 per piazzale Benedetto Croce, il bagno 72 per piazzale Toscanini Lagomaggio, l’80 per piazzale Gondar, il 124 per i giardini di Rivazzurra. E a Rimni Nord il bagno 7 di Rivabella e altre".

Ma alcune spiagge sarebbero solo ’ristrette’. "Portarle da 40 a 20 metri quadri – conclude Vanni – vuol dire affossarle. Fare chiudere quel bagnino, che non si potrà più reggere economicamente". Il piano spiaggia però non è certo all’approvazione definitiva, ora scatta la fase delle osservazioni. "E stia pur certo che noi ne presenteremo, per cercare di salvare il posto di lavoro a quei nostri associati, e le loro famiglie". Avete controproposte? "Sì. Ad esempio, nei casi di maxi-aggregazioni con 300 metri di fronte, oltre a piscine e chiringuitos il Comune imponga lì fette di spiaggia libera". Il sindaco ha parlato di un piano "green, pragmatico e visionario, una vera rivoluzione. L’assessore Frisoni di "innovare il prodotto turistico aumentare la fruibilità libera delle spiagge, migliorare la sostenibliità ambientale della fascia a mare".

Il nuovo piano dell’arenile di Rimini entro l’autunno 2024 dovrebbe mandare in pensione quello attuale, mai decollato, risalente al 2006 (con variante nel 2011). Sul sito internet del Comune sono pubblicati, nella sezione Amministrazione trasparente, tutti gli atti riguardanti la nuova proposta di riorganizzazione della spiaggia. La documentazione completa, compresa di allegati grafici ed elaborati tecnici, è consultabile accedendo dalla pagina “pianificazione e governo del territorio” – “strumenti urbanistici”.