
Concerti nei viali disertati dal pubblico e dai negozianti, che chiudono prima della fine. L’assessore Guidi: "Andiamo avanti"
Alla vigilia della terza serata di Riccione piano e forte, si accende la polemica sulla scarsa presenza di spettatori e sui negozi che, in particolare venerdì scorso hanno chiuso alle 19,30, senza aspettare la fine dell’evento, fissata alle 22. Così è stato nella ztl dei viali Ceccarini e Dante, come in Paese, dov’erano stati disseminati dieci pianoforti suonati da allievi e professionisti del Conservatorio Rossini di Pesaro. C’è chi parla di momento sbagliato della manifestazione e chi di boicottaggio politico dell’iniziativa, messa in atto con fondi regionali, anche per promuove la riqualificazione della rete commerciale. Sull’argomento si scatena l’opposizione, in particolare Fabrizio Pullè, segretario delle liste civiche di centrodestra, che attacca: "La finalità sarebbe stata quella di promuovere e sostenere lo shopping. In realtà in Comune s’inventano iniziative nell’orario in cui i negozi chiudono, senza dialogo preventivo con i negoziati".
Per l’assessore al Turismo, Mattia Guidi non ci sono dubbi: si va avanti. Sabato la musica di dieci pianoforti animerà i distretti commerciali dell’Abissinia e dei viali Dante e Tasso con trenta esibizioni.
"Questa è la strada giusta _ dice Guidi _ sabato sarà un successo come lo è stato la serata del 10 maggio. Alle 22 viale Ceccarini era ancora pieno di gente. Il caso che si vuole creare non esiste. Abbiamo intercettato un bando e preparato il progetto più consono lavorando per due mesi con i comitati d’area, che attraverso i social hanno poi fatto girare la comunicazione". E ancora: "Questa è la prima edizione, bisogna capire come far meglio il prossimo anno. Non ha senso criticare o strumentalizzare".
Ma i negozi erano chiusi? "Ognuno deve fare ciò che ritiene opportuno, noi abbiamo invitato a rimanere aperti e lo rifaremo, chiedendo a tutti di sfruttare questa opportunità. Nel vedere che funziona, il prossimo anno altri si aggiungeranno a chi resta aperto". L’assessore Guidi sottolinea: "Sappiamo che la politica ci si mette sempre di mezzo e che la città è divisa, ma bisogna rimboccarsi le maniche e andare avanti comunque, anche perché all’80 per cento godiamo di un finanziamento che copre anche le spese di tutti i supporti in ferro dei gonfaloni con su scritto Riccione shopping district, utilizzabili a fine evento con altri banner in occasione di specifiche iniziative. Nel 2026 faremo di certo meglio, intanto abbiamo dato un segnale e abbiamo stretto una bella partnership con il Rossini di Pesaro".
Nives Concolino