Il razzismo e la bicicletta

Per chi guida un’auto il ciclista è uno strano animale della strada

Uno strano, fastidioso animale che invade i percorsi di cui si sente padrone assoluto. Una sorta, insomma, di cane randagio di cui non preoccuparsi troppo al momento del sorpasso. Questa discriminazione è senz’altro meno avvertita in Romagna. Nella patria del ciclismo chi si muove in auto per ragioni di lavoro è spesso un appassionato delle due ruote. E chi a sua volta pedala sulle medesime strade se ne accorge subito dall’uso appena accennato del clacson e dalla pazienza con cui, accodandosi, attende che un gruppo poco disciplinato si ricomponga. Civiltà della bici.

Giuliano Bonizzato