ANDREA OLIVA
Cronaca

Il report della municipale. Prostituzione in strada. Dimezzate le segnalazioni

Sono passate dalle 52 del periodo precedente alle 26 tra gennaio 2024 e questa primavera. Magrini: "Ottenuti risultati positivi nell’ultimo anno, ma non per questo intendiamo in alcun modo allentare l’attenzione".

Lotta alla prostituzione (Foto di repertorio)

Lotta alla prostituzione (Foto di repertorio)

Si avvicina l’estate e in municipio sono pronti a varare l’ormai consueta ordinanza contingibile e urgente che definisce le zone della città a rischio prostituzione, dettando misure speciali per combattere il fenomeno in strada. Ma quest’anno gli uffici in municipio si sono trovati davanti a una novità.

Le segnalazioni dei cittadini, condizione fondamentale per stilare la lista di aree e strade da controllare, ha visto un drastico calo. Il periodo preso in considerazione per avere un quadro dell’evoluzione del fenomeno fa riferimento al periodo dell’anno precedente, un lavoro necessario per definire dove andare a intervenire. Le segnalazioni, attraverso il sistema di rilevazione Rilfedeur, "vengono scrupolosamente raccolte e immediatamente risolte con interventi puntuali della Polizia locale" precisano dal municipio. Quest’anno, tuttavia, questi dati sono sensibilmente inferiori rispetto al passato.

L’analisi di questi dati offre un quadro ben diverso da quello a cui si è stati abituati in passato, quando nella zona sud, sul lungomare e vie traverse, ma anche in altre aree della città trasformate in punti d’incontro, si assisteva a una gran quantità di lamentele dei cittadini e conseguenti segnalazioni.

Gli uffici della Polizia locale fanno notare come le segnalazioni complessivamente raccolte dall’Ufficio relazioni con il pubblico, attraverso la piattaforma di dialogo con i cittadini, dal primo giorno di gennaio 2024, fino alla primavera di quest’anno, sono state complessivamente 26. Mettendo a confronto questo dato con quello emerso dal report tra gennaio 2023 e la primavera del 2024, ci si trova davanti a un vero e proprio dimezzamento, visto che erano 52. Questo numero non era una eccezione essendo in linea con il dato pervenuto negli stessi mesi dell’anno precedente, quando si era arrivati a 51.

Tutto questo accade senza che vi sia una modifica del sistema di rilevamento. I dati, infatti, vengono inseriti nella piattaforma di rilevazione dei fenomeni di degrado, raccolti attraverso diversi canali, tra cui lo sportello Urp, il telefono, l’e-mail, attraverso WhatsApp e tramite la piattaforma web Rilfedeur e la sua specifica applicazione da smartphone. Un sistema i confronto ampio con i cittadini che consente in seguito alla segnalazione, la presa in carico delle stesse e la successiva valutazione da parte degli uffici competenti per risolvere il problema.

"Siamo consapevoli della complessità e della delicatezza del fenomeno - premette l’assessore alla Sicurezza Juri Magrini -, reso ancor più difficile da affrontare a causa dell’assenza di strumenti normativi nazionali adeguati. Tuttavia, proprio in considerazione dei risultati positivi conseguiti nell’ultimo anno, non intendiamo in alcun modo allentare l’attenzione. È proprio sulla base di queste motivazioni che, in questi giorni, l’amministrazione sta lavorando per riproporre nuovamente lo strumento dell’ordinanza, con l’obiettivo di arginare il fenomeno e offrire una risposta concreta e tempestiva alla cittadinanza. La Polizia locale proseguirà il proprio impegno attraverso servizi specifici di prevenzione e controllo, lavorando in stretta collaborazione con tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio, per garantire un’azione efficace e coordinata. Un’attività, in cui ogni elemento che assume anche rilievo sotto il profilo fiscale, sarà segnalato all’Agenzia delle Entrate e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, affinché vengano effettuate le opportune valutazioni".

Andrea Oliva