Il libro di cui parliamo oggi ci porta a cavallo tra il ‘400 e il ‘700. Profuma di salsedine, sangue e polvere di archivi storici. Se siete amanti delle storie legate alla pirateria questo libro non può mancare nella vostra libreria. ‘Pirati e corsari nel mare di Romagna’ (Il Ponte Vecchio) è frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca da parte degli autori: Eraldo Baldini, Giancarlo Cerasoli, Oreste Delucca e Davide Gnola. Da Defoe a Stevenson, da Salgari a Evangelisti passando per Larsson e Cordingly. Il mondo della letteratura e poi quello del cinema ci hanno regalato grandi storie, portandoci in luoghi esotici e lontani. Ci siamo abituati a considerare il fenomeno della pirateria come qualcosa strettamente legato ai Caraibi ma come ci illustrano gli autori di questo libro, anche il nostro mare era protagonista di incursioni, razzie e rapimenti. Le coste adriatiche furono testimoni della Guerra di Corsa, scontri tra stati mediterranei, imperi Ottomani e corsari Barbareschi, i principali protagonisti delle scorribande lungo le nostre coste. L’intero Mediterraneo era luogo di scontri ma l’Adriatico era la convergenza delle principali rotte commerciali. Le torri di difesa e di avvistamento sono una testimonianza dell’impegno nel cercare di arginare le scorrerie lungo il litorale, spesso giunte sino all’entroterra. Un viaggio nel tempo che ci fa dimenticare le spiagge del turismo. Uno spaccato di storia poco raccontato che affascina con i suoi protagonisti dalle storie e dai nomi fantastici. La pirateria come non ce l’hanno mai raccontata.
Debora Grossi