Il sindacato: "La manutenzione dei treni resti a Rimini"

"Omc Locomotive di Rimini va salvaguardato. Servono azioni concrete delle istituzioni, del mondo della politica e della cittadinanza. Un’eventuale ridimensionamento e chiusura in pochi anni riverserebbe sul territorio grossi problemi sociali, in un tessuto ecnonomico già provato dalla pandemia". Cgil Camera del Lavoro e Filt Cgil di Rimini esprimono "la massima preoccupazione... sul mantenimento del lavoro di manutenzione dei rotabili di Trenitalia in Emilia-Romagna". Due quelle attive in regione, a Bologna e a Rimini, nata a inizio 900. Ancora oggi, l’Officina di Rimini occupa circa 200 lavoratori nella manutenzione dei motori diesel: "un “prodotto treno” obsoleto e non più attuale per questioni economico ambientali, volto progressivamente alla scomparsa dalla rete ferroviariaù".

Nel luglio 2019 per Omc Locomotive di Rimini è stato sottoscritto tra le parti un accordo che prevede un percorso di investimenti mirati alla riconversione dello stabilimento al fine di avviare una nuova linea manutentiva. "Ad oggi quell’investimento fondamentale non viene

confermato da Trenitalia – tuona il sindacato – è imprescindibile salvaguardare questo bene industriale della città di Rimini perché il trasporto ferroviario è un settore strategico per il sistema produttivo dell’Emilia-Romagna". "In continuità con gli impegni industriali della nuova Società Trenitalia-Tper Scarl e seguendo quanto definito nel bando di gara e nel contratto di servizio vigente dal giugno 2019 è imprescindibile il mantenimento della manutenzione ciclica di secondo livello della flotta Pop e Rock di Trenitalia-Tper nelle officine di Trenitalia Omc dell’Emilia-Romagna".