Il sindaco e il Ceis "Andiamo a vedere cosa c’è sotto l’anfiteatro romano"

Sadegholvaad difende la scuola dagli attacchi della minoranza

Il sindaco e il Ceis  "Andiamo a vedere  cosa c’è sotto  l’anfiteatro romano"

Il sindaco e il Ceis "Andiamo a vedere cosa c’è sotto l’anfiteatro romano"

"Trattare l’argomento Ceis spacciandolo per un semplice fatto di ordine pubblico e di abuso edilizio significa voltare le spalle alla comunità riminese". Duro l’attacco del sindaco Sadegholvaad durante il consiglio comunale tematico voluto dalle opposizioni sull’anfiteatro e la questione Ceis. "Credo sia utile non solo a noi uscire dal clima da ‘curva nord’ – dice il primo cittadino – Si parla di un’istituzione, di una scuola, di un pilastro della cultura, di un pezzo fondamentale della nostra storia". Sadegholvaad parte dalle origini del Ceis, nella "Rimini distrutta al 90 per cento dalla guerra. Margherita Zoebeli arriva qui per una iniziativa umanitaria. I primi ‘pacchi’ che giungono dalla Confederazione elvetica contengono due letti, un armadio e un tavolo. I padiglioni di legno vengono disposti in modo da lasciare spazio a cortili per i giochi dei bambini e per nascondere la vista del paesaggio spettrale di rovine. Così nasce il miracolo di una scuola e di una pedagogia rivoluzionaria".

La questione è soprattutto politica e l’opposizione va dritta al sodo: parla di abusi edilizi e della necessità di tutelare l’anfiteatro romano. Ma il sindaco ribatte: "Mi dispiace che il Ceis venga usato come elemento divisivo. Vorrei che tutte le forze presenti in Consiglio comunale riconoscessero il suo valore e non utilizzassero, come fa il consigliere Spina nel suo ordine del giorno, parole come ‘stato di totale abbandono e incuria in cui versa l’anfiteatro romano e che da oltre 70 anni il Ceis occupa un’area senza titolo e concessione. Si oppone la presunta precedenza di un’area archeologica. La violenza verbale con cui vengono poste queste istanze evoca il sospetto di una strumentalità politica. Il Ceis è inteso come ‘roccaforte dei nemici’ e dunque va raso al suolo". Tuttavia Sadegholvaad apre a una lettura "scientifica" della vicenda. "L’amministrazione di Rimini intende finanziare, insieme agli enti (Soprintendenza), una nuova serie di monitoraggi archeologici per verificare cosa davvero ci sia sotto. Sopra lo sappiamo bene, sotto la polemica pluridecennale oscilla tra il ‘nulla’ e il ‘tutto’. Il dibattito ha bisogno di elementi certi, perché di opinioni, anche volgari e offensive, ne abbiamo sentite anche troppe. E’ paradossale che uno dei luoghi che fa e promuove conoscenza e libertà di pensiero debba essere descritto e valutato alla cieca di elementi scientifici indispensabili".