Più divise per la città. Il sostegno al turismo. La nuova Statale 16. Ora che il governo Meloni si è insediato, "attendiamo risposte concrete per quei problemi che sono lì da troppo anni e meritano finalmente la soluzione". A fare pressing sul nuovo esecutivo è il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad. Che ieri, appena terminata la cerimonia del giuramento al Quirinale, è intervenuto per chiedere al governo risposte sulle questioni ’riminesi’. Nel fare "i migliori auguri al governo Meloni", che "sarà giudicato per quel che farà o non farà, senza pregiudizi ideologici", il sindaco si auspica "misure urgenti per sostenere famiglie, imprese, enti locali sugli insostenibili costi dell’energia". Ma Sadegholvaad chiede impegno e "risposte concrete" anche, soprattutto sui temi riminesi. Perché "alcuni dei nuovi ministri conoscono bene i temi e le richieste del nostro territorio". Un nome su tutti: "Penso a Matteo Piantedosi, il neo ministro dell’Interno: conosce bene il dossier Rimini avendolo già seguito personalmente come dirigente ministeriale". A Piantedosi il sindaco ricorda che "i rinforzi permanenti di polizia sono al primo posto di quel dossier. Per questo, insieme ai sindaci della nostra provincia e ai nostri cinque parlamentari, ci attiveremo per quei problemi che sono lì da troppi anni e che meritano finalmente una soluzione".
Sadegholvaad mette l’aumento dell’organico di polizia al primo posto dei desiderata di Rimini. Non è l’unico. "Penso al superbonus edilizio: va esteso agli alberghi per permettere al nostro turismo di innovarsi e competere da una posizione di forza". Poi "ci sono i progetti legati all’energia in Adriatico", su tutti il progetto del parco eolico in mare al largo di Rimini, "gli interventi garantiti dal Pnrr" e "quelli sulla mobilità". A riguardo Sadegholvaad lancia la sua prima sfida all’esecutivo Meloni: "Il nuovo governo farà proprie le proposte migliorative che abbiamo inviato, per ridurre l’impatto ambientale a Rimini nord di un’arteria irrinunciabile e urgente come la nuova Statale 16?".
"Su questi e altri temi, come la sanità e lo sviluppo dell’entroterra – aggiunge – dovremo essere capaci di far squadra, sindaci e parlamentari insieme. Parlandoci e pensando al bene della comunità". "Sicuramente – conclude il sindaco – ci divideremo su tutto il resto, che è tanto. Ma anche in questo caso dovremo restare nei margini di una dialettica che ha una funzione didattica". Con la Costituzione, su cui il governo ha giurato ieri, a fare da bussola. Perché "per qualsiasi governo rispettare quelle pagine non è solo un diritto, ma è un dovere".
Manuel Spadazzi