
I partecipanti alla manifestazione ’pro Louis’ fuori dal palazzo di giustizia di Rimini ieri mattina (. foto Migliorinni
Sono arrivati da Roma, Brescia e persino dalla Sicilia. Un gruppetto sparuto, ma agguerrito, armato di striscioni, cartelloni colorati e slogan. Sono i sostenitori di Louis Dassilva, in carcere dal luglio scorso per l’omicidio di Pierina Paganelli. Meno di trenta le persone che, ieri mattina, si sono date appuntamento in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, fuori dal tribunale, rispondendo al tam tam lanciato sul web dal blogger e youtuber Eduardo Palladino, alias Eder McPallister. Un sit-in pacifico, svoltosi sotto gli occhi attenti di polizia di Stato e carabinieri, organizzato da chi si dice convinto dell’innocenza del 35enne o perlomeno della necessità di un allargamento delle indagini, giunte al termine proprio ieri dopo quasi due anni di sforzi incessanti da parte di Procura (pm Daniele Paci) e squadra mobile. "La legge è uguale per tutti?", "Ingiustizia è fatta", "Due pesi e due misure", "Non esiste che una sola verità", "La verità si rivela con amore", "Niente apparizioni, più risoluzioni": questi alcuni degli slogan comparsi sugli striscioni esibiti ieri mattina a poche decine di metri dall’ingresso del palazzo di giustizia.
"A pochi giorni dal pronunciamento del tribunale del Riesame (la prossima udienza davanti ai giudici bolognesi si terrà il 22 maggio prossimo, ndr) – ha spiegato Palladino – è importante che si valuti tutto senza partire da una visione indicizzata su Louis Dassilva". "Vorremo – ha aggiunto una delle aderenti al sit-in – che si allargasse di più la visuale di questo caso, non solo su Louis e la moglie Valeria, ma anche sui fratelli Bianchi", ovvero Manuela – la nuora di Pierina Paganelli, a lungo amante di Louis – e il fratello Loris. "Vogliamo che siano prese in considerazione anche le posizioni di Loris e Manuela": questo, in sintesi, il punto di vista dei manifestanti ’pro-Dassilva’. "Se Louis è colpevole, dovrebbe essere un processo a deciderlo. Invece sono mesi che viene tenuto in galeria. Non lo riteniamo giusto" ha aggiunto un altro partecipante. Non è da escludere che un altro sit-in venga fatto la settimana prossima a Bologna, in occasione della nuova udienza (fissata per il 22) davanti ai giudici del Riesame.
"Non ci sentiamo di giudicare lo sparuto numero di persone che hanno sentito di manifestare in favore dell’indagato, ma la distorsione mediatica dell’indagine che li ha portati a farlo". Sono queste le parole con cui i familiari di Pierina Paganelli – i figli Giuliano, Giacomo e Chiara – hanno commentato tramite i loro legali, gli avvocati Marco e Monica Lunedei, la notizia del sit-in a favore di Dassilva andato in scena ieri mattina in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. "Solo il processo ci dirà se Louis Dassilva sia colpevole o innocente, ma chiunque conoscesse il reale contenuto del fascicolo d’indagine (peraltro non ancora interamente disvelato) e i numerosi elementi di colpevolezza a suo carico non sarebbe andato lì a manifestare" hanno concluso i figli della Paganelli.
l.m.