Il Titano dichiara guerra ai rifiuti abbandonati

Il ministro Lonfernini: "In ogni Castello zone usate come depositi. Avvieremo una pulizia straordinaria, se non basterà scatteranno le multe"

Il Titano dichiara guerra ai rifiuti abbandonati
Il Titano dichiara guerra ai rifiuti abbandonati

San Marino dichiara guerra ai rifiuti abbandonati. Molti sono lì, lasciati in qualche angolo del Paese, forse da anni. "Così, non si può andare avanti, interveniamo", ha tutta l’intenzione di tirare dritto sulla questione il segretario di Stato, Teodoro Lonfernini che lunedì sera, insieme ai tecnici dell’Azienda autonoma di Stato per i Servizi, ha incontrato i Capitani di Castello per fare il punto della situazione. "Perché è una questione di decoro", sottolinea tracciando il ’piano’ deciso. "Per ora procediamo con una pulizia straordinaria del territorio – dice – Di cui se ne farà carico lo Stato, ma solo questa volta. Non è di certo questa un’abitudine comoda che intendiamo dare, ma piuttosto un modo per generare, ci auguriamo, una cultura che ogni cittadino dovrebbe avere". Una sorta di avviso bonario, insomma. "Basta abbandoni – dice il ministro sammarinese con delega ai rapporti con Aass – Basta utilizzare il suolo pubblico come un deposito. Nei prossimi giorni preleveremo quei materiali abbandonati e li portieremo al centro di San Giovanni. I proprietari avranno due settimane di tempo per reclamarli. Poi saranno smaltiti". Ma su una cosa Lonfernini è chiaro. "Questo è un segnale che vogliamo dare, dalle prossime volte, invece, i costi della raccolta e dello smaltimento saranno addebitati ai responsabili". Ma esattamente di che tipo di rifiuti si sta parlando? "Ci sono, piò o meno in ogni Castello – spiega il Segretario – delle aree che vengono utilizzate, contro la legge, come veri e propri depositi. Aree in cui ci sono delle materie ingombranti che sono lì anche da anni. Delle ’mini discariche’ che non dovranno più esistere".

Lonfernini è chiaro. Oggi puliamo noi, domani chi sbaglia paga. Cosa che, per altro, a San Marino già avviene. Perché chi trasgredisce le regole, quando si parla di rifiuti, è sotto l’occhio delle telecamere. Da inizio anno sono circa 150 le segnalazioni arrivate all’Azienda per i Servizi. Segnalazioni alle quali sono seguiti gli accertamenti di rito. Prima delle sanzioni, oltre 130 quelle elevate quando sono state accertate irregolarità nel conferimento dei rifiuti. La sanzione amministrativa va da 300 fino a 3.000 euro. "La mia idea non è focalizzata sulle sanzioni in questo momento – dice Lonfernini – ma su una pulizia straordinaria che prevederà anche una sanificazione. Perché tutti dobbiamo contribuire a tenere pulito il nostro Paese".