Ci ha sperato, nel terzo mandato. Ma poi Nadia Rossi ha accettato di "fare un passo di lato" e di non ricandidarsi a consigliera regionale, nonostante lo statuto del Pd glielo permettesse. Ma la Rossi, a breve, potrebbe ottenere un nuovo incarico. Secondo i rumors sempre più insistenti nel Pd, la Rossi sarà la nuova presidente di Acer della provincia di Rimini. Si tratta dell’agenzia (regionale) che gestisce parte delle case popolari e in edilizia convenzionata nella nostra provincia. Il ruolo di presidente è vacante da mesi. Alla fine di maggio l’ex deputato Tiziano Arlotti si è dimesso dall’incarico. Dopo il suo addio, a svolgere temporaneamente il ruolo è Claudia Corsini, vicepresidente di Acer. Ma a breve verrà designato il nuovo presidente, e tutti gli indizi portano a Nadia Rossi. Per lei in realtà si era parlato – nei mesi scorsi – anche di un possibile ritorno in giunta a Rimini, dov’era stata assessore per tre anni, durante il primo mandato di Gnassi. Nelle ultime settimane invece è stato fatto il suo nome per la presidenza di Acer. Un ruolo che pesa, e con un compenso ben retribuito: da statuto infatti lo stipendio del presidente di Acer Rimini è di oltre 53mila euro lordi. La nomina potrebbe avvenire già a dicembre, passate le elezioni regionali.
Sarà decisa in questi giorni invece l’assegnazione delle deleghe del nuovo consiglio provinciale. Fabrizio Piccioni, sindaco di Misano, è il favorito per la nomina a vicepresidente. Ma non è l’unico in lizza: si fanno anche i nomi della sindaca di Cattolica, Franca Foronchi, e della consigliera Daniela De Leonardis.
ma.spa.