"Impossibile curare tutti quando hai 2mila mutuati"

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Franco Mandolesi se ne è andato un mese fa, per godersi la meritata pensione. E Viserbella è rimasta senza dottore. Mandolesi era l’unico medico di base della frazione e ancora non è stato ancora sostituito. "Molti pazienti ancora mi telefonano, mi cercano – ammette lui – E’ una brutta situazione, non avrei mai pensato che le cose sarebbero andate così. Eppure l’Ausl sapeva da tempo che a maggio avrei terminato". Il medico, presente a Viserbella dal 1981, era arrivato ad avere più di 1.500 mutuati. "Non dò colpe – aggiunge – ma di certo si poteva e doveva trovare una soluzione ed evitare quello che purtroppo si è verificato. La maggioranza dei miei pazienti ancora non ha trovato il nuovo medico di base".

Non fa sconti all’Ausl Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici: "Era una situazione non imprevedibile...

Noi l’avevamo detto più volte, e come federazione nazionale e come ordine provinciale, che ci sarebbe stato un alto numero di pensionamenti tra il 2021 e il 2023. Così è stato, anzi: alcuni colleghi sono andati in pensione prima del raggiungimento della massima età, sfiniti dall’emergenza Covid". Ecco perché oggi "la situazione è molto critica e fa il paio con i problemi di personale al Pronto soccorso. Abbiamo medici di base che arrivano a 1.800 o 1.900 mutuati, anziché 1.500 (il massimale previsto). Nella città di Rimini abbiamo intere zone scoperte: Torre Pedrera e Viserbella sono tra i casi più problematici, ma non gli unici".

"In queste condizioni è impossibile garantire adeguate cure e assistenza a tutti i pazienti – rincara la dose Corrado Paolizzi (nella foto), medico di base e membro del direttivo Fimmg, la federazione dei medici di medicina generale – Nel Riminese i dottori di famiglia sono decisamente meno rispetto a quanti ne servirebbero, e non si vedono soluzioni all’orizzonte. Affidare i pazienti rimasti ’orfani’ dei medici di base a colleghi che già assistono 1.500 e passa mutuati, non è la soluzione".