ANDREA OLIVA
Cronaca

Imposta di soggiorno. Incassi sopra i 14 milioni

L’aumento delle tariffe e le presenze turistiche in crescita hanno portato al miglior risultato dal 2019. Nel 2024 investiti in città 103 milioni di euro.

Il cantiere per la realizzazione del parcheggio interrato in piazza Marvelli

Il cantiere per la realizzazione del parcheggio interrato in piazza Marvelli

Maxi incassi dall’imposta di soggiorno. In municipio è tempo di bilanci. A breve arriverà in consiglio il rendiconto di gestione per l’anno 2024, e le curiosità non mancano. La prima arriva dall’imposta che pagano i turisti quando saldano il conto in hotel o in altre strutture ricettive. Un anno fa il Comune di Rimini alzò, non senza critiche, le tariffe giornaliere dell’imposta. Oggi in Comune sorridono mentre guardano il risultato. Si tratta di ben 14,2 milioni di euro incassati in un solo anno grazie ai turisti. Negli ultimi cinque anni, il che considera anche il 2019, non si erano mai raggiunte certe cifre. La pioggia di denari servirà, anche perché guardando le cifre riportate nel rendiconto si scopre che il Comune ha investito solo nel 2024 la bellezza di 103 milioni di euro. Tra questi vi sono anche i contributi giunti da Pnrr, Regione e così via, ma resta comunque un dato significativo che si specchia nella quantità di cantieri che stanno cambiando il voto della città. Solo per citare alcune delle opere in cui l’amministrazione riminese sta investendo basti citare: l’acquisto dell’ex area Forlani, il parcheggio interrato di piazza Marvelli, il Parco del Mare, la riqualificazione del parco don Tonino Bello, il rinnovo del parco autobus, la rotatoria di via Verenin Grazia e così via.

Una mole di investimenti che tuttavia non sta facendo incrementare il debito del Comune. Al contrario "prosegue la progressiva estinzione del debito - spiegano da Palazzo Garampi -, calato di un terzo nell’arco di tre anni e mezzo per una riduzione di 25,4 milioni (da 73,6 a 48,2 milioni)". Cosa cambia per il cittadino? Negli ultimi tre anni e mezzo il debito pubblico comunale sulle spalle di ogni riminese si è ridotto di 170 euro. "Grazie a questa riduzione è stato possibile mettere a disposizione importanti risorse in parte corrente, utilizzate per potenziare servizi scolastici, manutenzioni, cura del verde e patrimonio comunale e attivare nuove iniziative per cultura e turismo".

Lo scorso anno il Comune aveva lasciato inalterati i contributi comunali, tuttavia le entrate tributarie sono cresciute di 1,5 milioni di euro. Un incremento spiegato dal municipio con "una generale crescita economica del territorio rispetto all’anno precedente".

Infine l’incremento delle spese correnti tra 2023 e 2024 è di 1.076.440 milioni (tra 2022 e 2023 era stato di 6,4 milioni) dovuto principalmente all’aumento della spesa per acquisto di beni e servizi. Il risultato, al netto dei fondi accantonati come previsto dalle legge e delle risorse vincolate, riconsegna un avanzo libero di 21 milioni.