
Il momento della partenza
In un’epoca dominata dalla velocità, dalla tecnologia e dall’efficienza, un gruppo di amici ha scelto di rallentare, di ascoltare il ritmo del proprio respiro, delle ruote che scorrono sulla terra battuta, del vento che accarezza i pensieri. Da Rimini a Roma, in sella alle loro biciclette, questi diciotto viaggiatori hanno intrapreso un cammino unico: un pellegrinaggio ciclistico verso il cuore spirituale dell’Italia, in preparazione al Giubileo del 2025.
Non è solo una sfida fisica o una vacanza alternativa: è un viaggio dell’anima, un itinerario che unisce la fatica del corpo al silenzio interiore, la bellezza del paesaggio all’incontro con il sacro. Sono partiti ieri da Rimini con uno zaino leggero, biciclette pronte e uno spirito carico di entusiasmo, per arrivare a Roma il 31 maggio: diciotto amici, uniti dalla passione per la bicicletta e il desiderio di vivere un’esperienza profonda, affrontano un pellegrinaggio in bikepacking verso il Giubileo 2025. Il gruppo è composto da Sandro Mancini, Lucio Lucchisani, Stefano Antonioni, Paolo Pini, Anselmo Bugli, Marco Balducci, Stefano Pini, Roberto Cavalli, Riccardo Suzzi, Marcello Signorini, Alberto Cesari, Massimo Piccioni, Andrea Cicchetti, Alberto Anelli, Pierluca Urbinati, Gianluca Sanchi, Carlo Verdelli e Alberto Amati. Insieme, affrontano un itinerario che tocca Viamaggio, Citerna, Umbertide, Assisi, Spoleto, Narni, Civita Castellana, per poi raggiungere Roma.
Ogni tappa è pensata non solo come un punto geografico, ma come un momento di riflessione e comunione. Il pernottamento in agriturismi e strutture religiose sottolinea la dimensione semplice e spirituale del viaggio. Attraversando paesaggi incontaminati, boschi e borghi medievali, i ciclisti riscoprono il senso autentico del cammino: non la velocità, ma la profondità dell’esperienza.
Questo pellegrinaggio è un incontro tra sport e spiritualità, tra fatica e gratitudine, tra amicizia e fede. Un modo concreto per prepararsi al Giubileo 2025, anno speciale per la Chiesa e occasione di rinnovamento per tutti. La bicicletta diventa così uno strumento di preghiera e scoperta, capace di unire corpo, mente e cuore in un viaggio che lascia il segno.