In discoteca con il green pass "Pronti a ripartire da luglio"

I gestori dei locali vogliono tornare in pista. Il Cocoricò resterà chiuso: "Ci prepariamo per ottobre"

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Pronti a tornare in pista, "senza se e senza ma". I gestori delle discoteche non vedono l’ora di ripartire, e dopo il vertice di martedì a Roma con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa la speranza è riaprire tra fine giugno e inizio di luglio. Non è ancora stata fissata la data, in queste ore sarà vagliato il procollo poi si deciderà. "In discoteca il distanziamento non è la soluzione, la soluzione è il green pass", ha sottolineato Costa. Quindi si potrà tornare a ballare a patto di essere vaccinati, di essere guariti dal Covid o di aver fatto il tampone con esito negativo almeno 36 ore prima. Non è chiaro, ancora, se sarà consentita la riapertura anche ai locali completamente al chiusi.

"Noi siamo prontissimi, concordiamo sull’uso del green pass – dice Marco Tiraferri, uno dei titolari di Villa delle Rose e Peter Pan – E’ tempo di riaprire le discoteche e far ballare il pubblico senza distanziamento. Riaprire solo con cene e aperitivi, senza musica, non ci interessa. Ma bisogna fare presto, anche per contrastare le feste illegali". E’ pronto a ripartire anche Tito Pinton, titolare del Musica a Riccione. "Abbiamo già il programma pronto per le serate, ma ora è fondamentale fissare al più presto la data di ripartenza". Riaprirà già la sera del 26 giugno il Byblos di Misano, la cui gestione quest’anno è affidata ad Andrea Rocci. Collaborerà con lui lo stesso Pinton (alla parte artistica) che precisa: "Il 26 il Byblos riapre come ristorante con musica, appena ci sarà il via libera comincerà la programmazione degli eventi con gli ospiti". Resta chiuso per quest’estate, invece, il Cocoricò. Nello storico tempio della notte di Riccione, passato sotto la gestione di Enrico Galli, i lavori di riqualificazione sono in corso tuttora. "Ma non è l’unico motivo – dice Galli – Se anche arrivasse l’ok dal governo per riaprire a luglio, è impensabile programmare oggi la stagione estiva del Cocoricò. Non ci sono i tempi per firmare i contratti con gli artisti, fare la promozione e i pacchetti. Il Cocco è chiuso da anni, la ripartenza non si improvvisa. Aspetteremo ottobre". Non aprirà per lo stesso motivo (mancanza di tempo per la programmazione e la promozione) anche la Rimini beach arena a Miramare. Discorso diverso per l’Altromondo: "Se ci fanno ripartire – dice Galli – faremo sicuramente le nostre serate". Non vede l’ora Ennio Sanese, titolare del Carnaby: "Il nostro locale è pronto, e tra l’altro stanno arrivando tante prenotazioni di giovani. L’importante è riaprire una volta per tutte, senza richiudere a Ferragosto, come accaduto nel 2020". "Ben venga il green pass – osserva Lucio Paesani, titolare del Coconuts – se servirà a riaprire l’intero comparto dei locali, compresi quelli al chiuso, in tempi rapidi. Ma la gestione del controllo del green pass è problematica. Inoltre, dopo il lungo stop forzato, chiediamo al governo di ridurci l’Iva, ancora oggi al 22%".

Manuel Spadazzi