In mille per 9 posti in Comune. Il test sulle tribune del palasport

I candidati si sono sfidati tra cultura generale, inglese e informatica per entrare in graduatoria

"O la va o la spacca. Prima di entrare a fare il test niente ripasso, ormai quello che è fatto è fatto". A parlare è Andrea Marinelli, uno dei più di mille candidati che sono stati ammessi al concorso pubblico per i nove posti da istruttore amministrativo in comune e in provincia. Una fiumara di possibili impiegati della pubblica amministrazione che ieri hanno lottato con le unghie e con i denti contro quaranta quesiti a risposta multipla su cultura generale, inglese ed informatica.

L’aula prescelta per il test è stato il palasport Flaminio, la casa dell’Rbr, che per l’occasione si è trasformata in un’enorme classe di scuola in cui gli ‘alunni’ provenienti da tutta Italia si sono cimentati nella prova, suddivisi in due turni.

I primi a presentarsi sono stati quelli delle 11.30 e degli 823 ammessi sono arrivati in 488; mentre alle 15.30 dei 752 partecipanti originali sono entrati sugli spalti del palazzetto in 461. Alla prova scritta di ieri seguirà poi una prova orale fissata per il 19 novembre e dedicata a tutti colori che hanno superato il test. La mansione tanto ambita dai candidati è dunque quella di istruttore amministrativo, ruolo dedicato alla gestione dei processi amministrativi e ai servizi di front office con le utenze interne ed esterne. Le competenze richieste sono quelle in campo contabile, nel mondo del diritto costituzionale; ma anche un adeguato livello di cultura generale ed una spiccata propensione al lavoro in gruppo. "E’ esagerato dire che quello di istruttore è il lavoro dei miei sogni, però si può dire che i pro sono maggiori dei contro – spiega il 31enne Luca Zaghini, uno dei candidati -. Ho studiato lettere e a volte ho trovato sterili alcune tematiche trattate per prepararmi a questo esame, così come la modalità in cui vengono scelti i candidati. Sono comunque tranquillo, è da giugno che sto studiando". Per i nove futuri istruttori del comune di Rimini spetterà uno stipendio mensile che si aggirerà intorno ai 2100 euro, per un totale di 25mila euro annui. I requisiti sono naturalmente la maggiore età, la cittadinanza italiana, l’assenza di condanne sulla fedina penale, il diploma di scuola superiore e l’assenza sul curriculum di un qualsiasi licenziamento da un pubblico impiego passato. "Mi ha appassionato soprattutto imparare come funziona il comparto comunale e i suoi vari organi – spiega Edmea Turci, in attesa di entrare per sostenere la prova -. Poi sarei intrigata dalla possibilità di lavorare a Rimini, io vengo da Sogliano e questa sarebbe una prospettiva che mi piace molto". Nove i posti a disposizione per tutti coloro che ieri si sono cimentati nella prova composta da quaranta quesiti a risposta multipla, ma ci sarà spazio anche per gli altri. Dal decimo posto in poi ci saranno comunque speranze in futuro, rientrando nella graduatoria dedicata alla copertura di ulteriori posti per lo stesso posto di lavoro.

Federico Tommasini