In scooter contro l’albero: muore macellaio

La vittima si chiamava Matteo Buscarini, 45 anni, e lavorava a Cervia: ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada

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Nel rientrare da un sorpasso o ha perso il controllo dello scooter, finendo con la ruota anteriore contro il cordolo del marciapiedi e da qui contro un platano. È morto così, ieri pomeriggio, il 45enne riminese Matteo Buscarini. Il dramma si è consumato in via Volturno, a Cervia, città dove l’uomo lavorava come macellaio. L’ennesima tragedia della strada ad appena cinque giorni di distanza dall’incidente mortale in cui a Savio aveva perso la vita un motociclista di 23 anni che stava andando al lavoro.

L’incidente è avvenuto quando erano da poco passate le 13, il 45enne in sella a uno scooter Honda Sh 150 stava percorrendo via Volturno, il viale alberato a senso unico parallelo al lungomare di Cervia, in direzione di Pinarella. Giunto all’altezza della cappella di Sant’Andrea e San Romualdo, poco distante dall’angolo con viale Belfiore, aveva appena superato due auto quando nel rientrare nella propria corsia ha perso il controllo dello scooter. Dopo una prima sbandata verso destra, è andato a sbattere prima contro il cordolo del marciapiede, per poi finire la sua corsa contro un platano. Sull’asfalto, i segni di un tentativo di franata. Indossava il casco, ma l’impatto si è rivelato fatale. Ed è stato inutile l’intervento dei soccorritori del 118 con ambulanza e auto medica. In tutti i modi il personale sanitario ha provato a far ripartire il cuore il 45enne. Dopo aver continuato a praticare per diversi minuti le manovre di rianimazione, alla fine i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Per i rilievi, in via Volturno, è intervenuta la Polizia locale di Cervia, a cui è stato affidato il compito di ricostruire la dinamica del tragico impatto.

Solamente due settimane fa a perdere la vita sulle strade era stato un altro riminese, il 62enne Umberto Estate, di professione operatore socio sanitario. Umberto lavorava per la cooperativa Luce sul Mare di Bellaria, e quel giorno (era il 27 giugno scorso) era salito in sella alla sua moto per recarsi ad un appuntamento con gli altri. Teatro della tragedia era stata la Statale 16, all’altezza dell’incrocio con via Della Lama. Estate stava sorpassando una fila di veicoli fermi, quando a un certo punto aveva impattato contro una Panda che stava effettuando la svolta per immettersi sull’Adriatica, carambolando poi contro una Toyota. In tutti i modi i sanitari avevano provato a salvargli la vita, ma anche in quel caso non c’era stato nulla da fare.