In spiaggia arriva un carico di dosi

Da lunedì sbarca a Marina centro il camper per fare vaccini e tamponi. L’aumento dei casi spinge le prenotazioni last minute

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Vaccinare tutti, riminesi e turisti. E vaccinarli subito, non solo negli hub ma anche in spiaggia e nei luoghi del divertimento. La campagna di immunizzazione è destinata ad accelerare in questi giorni. Perché i contagi sono in risalita, soprattutto a Rimini. E perché nella nostra provincia la percentuale di vaccinati è ancora troppo bassa, rispetto al ’target’ fissato per avere l’immunità di gregge. Da lunedì prossimo si parte con la campagna vaccinale in spiaggia, a Rimini. Sarà presente una postazione mobile allestita su un camper, utilizzata sia per fare i tamponi sia soprattutto per somministrare le dosi. "Si parte a Rimini dal 26 luglio", annuncia il governatore Stefano Bonaccini indicando la data. Mancava soltanto quella, dopo che già la settimana scorsa il direttore generale Ausl Tiziano Carradori aveva anticipato l’iniziativa della campagna vaccinale "in spiaggia e anche nei luoghi del divertimento".

Ma il boom di contagi un effetto l’ha sortito. Sono aumentati i riminesi, giovani e non solo, che hanno deciso di prenotarsi per il vaccino. Tanti hanno approfittato della vaccinazione ’last minute’ offerta dall’Ausl Romagna che permette tutti i giorni dopo le 15 a chiunque (a prescindere dall’età) di fissare l’appuntamento per il giorno dopo, sfruttando i posti resi vacanti da defezioni. L’iniziativa è partita in sordina, e a Rimini all’inizio pochi avevano usufruito dell’opportunità. Ma la paura di restare contagiati ha dato un’accelerata alle prenotazioni. Negli ultimi dieci giorni i i romagnoli che hanno approfittato della vaccinazione ’last minute’ sono stati 3.520, e tra questi ben 1.384 sono riminesi. Un dato in controtendenza rispetto ai numeri della campagna vaccinale nel Riminese finora. Siamo la provincia con più prenotazioni in Romagna, dove hanno scelto la vaccinazione ’last minute’ anche 873 ravennati, 356 cesenati e 907 forlivesi.

Intanto continua a far discutere la possibilità, allo studio del governo, di imporre il Green pass agli insegnanti e a tutto il personale scolastico da settembre. E per Palazzo Garampi non ci sono dubbi: "Noi siamo favorevoli all’obbligo vaccinale per il personale scolastico – dice l’assessore alla scuola Mattia Morolli a nome dell’amministrazione – I docenti passano più tempo con bambini e ragazzi rispetto ai loro genitori. La nostra posizione è quella espressa già da Bonaccini: è giusto imporre la vaccinazione a chi lavora nella scuola". Chiarito questo "è anche giusto ricordare – aggiunge Morolli – che già oggi la maggioranza degli insegnanti e degli altri operatori scolastici è vaccinati. Siamo all’80% di immunizzati nel mondo della scuola".

Tra i sanitari, gli unici finora ad avere l’obbligo vaccinale, la percentuale di vaccinati è arrivata al 90%. Ma gli irriducibili ci sono e l’Ausl Romagna in questi giorni ha firmato i provvedimenti di sospensione dal lavoro senza stipendio per i 9 sanitari che non si sono vaccinati. Sono solo i primi. In Emilia Romagna sono già centinaia i ricorsi al Tar da parte di sanitari contrari all’obbligo di immunizzazione. C’è stata una prima udienza, ma i giudici hanno disposto il rinvio per discutere nel merito la questione. "Pertanto – segnala la Regione – tutti i procedimenti avviati dalle Ausl nei confronti dei sanitari non vaccinati sono oggi pienamente efficaci ed operativi".

Manuel Spadazzi