Ina Casa, è ancora allarme "Non vogliamo quell’antenna"

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Ina Casa: torna l’allarme antenna. A rilanciarlo è il Comitato spontaneo dei residenti che da tempo si batte contro l’installazione del maxi-traliccio di 30 metri targato Iliad. "Mercoledì sono comparsi cartelli di divieto di sosta quasi di fronte all’ingresso del sito di via Argelli – segnala il Comitato –, lo stesso film visto un anno fa, quando stava per scattare il montaggio di 30 e passa metri di antenna nel silenzio generale di un’amministrazione che era, in teoria, in fase di dialogo con noi residenti".

"Magari è un falso allarme – continua il Comitato –, ma senza certezze ci preoccupiamo. Anche perché ad oggi non riusciamo a ottenere nessuna ulteriore informazione dal Comune. Nemmeno una risposta alla nostra richiesta di incontro fatta dieci giorni fa". Il Comitato boccia in partenza l’ipotesi di un sito alternativo "del quale si vocifera da alcuni mesi". Ovvero, "lo spostamento dell’antenna sul tetto del palazzo della Provincia di via Dario Campana, che il Comune, con il consenso della Provincia, avrebbe offerto a Iliad". Ma "non è per noi una soluzione giusta, dicono i residenti Ina Casa –. La zona è la medesima, vicinissima alle case, a sole due strade di distanza da un’altra grande antenna, quella di via Gessi. Inoltre non sappiamo come verrà direzionata l’antenna, quindi chi può dire se le emissioni incideranno comunque sui siti sensibili delle scuole del quartiere?". Non solo: "oltre al danno anche la beffa, infatti cambiando il sito il nostro ricorso decadrebbe. Ed infine, che ne è del nuovo regolamento comunale che doveva essere varato nei primi 100 giorni, a garanzia di tutela per i cittadini? Sono troppe le incertezze e le questioni sospese".