FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Incendio all’inceneritore. Deposito di rifiuti a fuoco. Colonna di fumo e paura

All’impianto industriale di Raibano un rogo ha divorato carta e plastica provocando esalazioni nere avvistate anche dalla spiaggia e dall’autostrada.

All’impianto industriale di Raibano un rogo ha divorato carta e plastica provocando esalazioni nere avvistate anche dalla spiaggia e dall’autostrada.

All’impianto industriale di Raibano un rogo ha divorato carta e plastica provocando esalazioni nere avvistate anche dalla spiaggia e dall’autostrada.

Volute di fumo denso, alte come grattacieli. Fumo nero, nero come il buio. Una colonna abnorme è quella che intorno alle 16 di ieri si è sollevata dall’inceneritore di Raibano, a Coriano, lì dove sul retro dell’impianto industriale si è sviluppato un vasto incendio nella zona del magazzino di stoccaggio rifiuti. A bruciare, stando alle prime informazioni, sarebbero stati rifiuti sia di carta che di plastica accorpati in rotoballe che sarebbero poi state smaltite attraverso il termovalorizzatore.

L’incendio, fortunatamente, è rimasto circoscritto alla zona di stoccaggio senza mai interessare il capannone produttivo, questo grazie al lavoro senza sosta dei vigili del fuoco che sono accorsi all’inceneritore a sirene spiegate con oltre cinque squadre sia dal comando provinciale di Rimini che da quello di Pesaro e volontari da Savignano intervenuti per domare il rogo. L’intervento, a cui hanno preso parte a supporto anche i carabinieri della compagnia di Riccione per circoscrivere l’area intorno, è andato avanti per tutto il pomeriggio impegnando le squadre a lungo per spegnere completamente le fiamme alimentate dai rifiuti. L’area nel corso dell’intervento è stata poi presa d’assalto da decine di curiosi riversatisi nei campi sul retro dell’impianto, proprio dove le rotoballe sono bruciate e si è levata la colonna di fumo di decine e decine di metri che è stata avvistata anche dalle spiagge di Riccione e Rimini a diversi chilometri di distanza, e dall’A14.

Al momento non è ancora chiaro cosa sia stato a innescare le prime fiamme poi propagatesi in fretta, ma fortunatamente non si registrano persone coinvolte nell’incendio, né feriti dalle fiamme né intossicati dal fumo nero. Del rogo è stato subito allertato anche il sindaco di Coriano, Gianluca Ugolini, e i tecnici di Hera, oltre all’ente Arpae, i cui addetti hanno eseguito subito i rilievi per il monitoraggio dell’aria, per valutare gli effetti dello spargimento di fumo. Fortunatamente, in serata sono giunti i primi responsi che hanno escluso pericoli o conseguenze per le zone limitrofe sovrastate dal fumo.

Quello di ieri non è stato il primo rogo ad avere interessato di recente l’inceneritore. Il 22 gennaio 2024, sempre all’impianto di Raibano si era verificata una grave esplosione che aveva ferito tre operai. L’incendio si era generato a seguito di un primo scoppio seguito da altri di minore entità, verificatisi vicino al nastro trasportatore che portava i rifiuti nel forno del termovalorizzatore. L’incendio di gennaio 2024 costrinse l’inceneritore ad uno stop di qualche giorno e all’apertura di un’indagine.