Incidente Rimini: morto il 18enne Simone De Luigi, amputato un piede alla minorenne ferita

Il ragazzo era nella nazionale di tennis di San Marino: guidava uno scooter, passeggera la ragazza di 17 anni. Si sono scontrati con una Mini con a bordo tre ragazzi

Rimini, 22 agosto 2022 - E' morto il 18enne coinvolto nell'incidente avvenuto stanotte sulla Statale Adriatica all'altezza di Viserba. Il ragazzo, Simone De Luigi, era alla guida di uno scooter 125 con a bordo una ragazza minorenne. Stando ad una prima ricostruzione, pare che il conducente, per cause ancora in corso di accertamento, si sia scontrato con una Mini (foto) che in quel momento stava percorrendo l'Adriatica.

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Simone De Luigi aveva 18 anni, è morto in un incidente
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L'impatto è stato molto violento ed entrambi i ragazzi sono stati scaraventati sull'asfalto. Immediati i soccorsi: sul posto ambulanze, auto medicalizzate e vigili del fuoco. In gravi condizioni la minorenne, che a seguito dello scontro avrebbe subito l'amputazione di un piede. Lei e il conducente dello scooter sono stati trasportati con il codice di massima gravità all'ospedale 'Bufalini' di Cesena. Il ragazzo purtroppo non ce l'ha fatta ed è morto poco dopo il ricovero nella Teraoia intensiva dell'ospedale. Illessi invece i tre occupanti della Mini. 

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Chi era Simone De Luigi

Il ragazzo di soli 18 anni morto nell'incidente sull'Adriatica si chiamava Simone De Luigi, di San Marino, ed era una giovane promessa del tennis. "La Federazione Sammarinese Tennis, sconvolta ed incredula per il tragico avvenimento di questa notte, partecipa con profondo dolore al dramma della famiglia di Simone De Luigi - si legge in una nota della FST -. La giovane promessa del tennis biancazzurro, 18 anni compiuti meno di tre settimane fa, aveva fatto parte della Nazionale sammarinese in due edizioni di Coppa Davis, tra cui quella di quattro settimane fa a Baku, in Azerbaijan. Un ragazzo solare ed educato, capace di entrare nel cuore delle persone. Un allievo ed un amico che mancherà tremendamente a tutti. Tutto il movimento tennistico biancazzurro, a cominciare dai membri del Consiglio Federale, dai Maestri della Scuola Federale e dai compagni di squadra, si stringe attorno alla famiglia in questo drammatico momento".

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