
Il ‘pancione’ non l’ha scoraggiata dall’unirsi alla complice nel tentare di rapinare la legatoria di via Matteotti. In manette è finita una ragazza di 22 anni etnia rom, arrestata dai carabinieri della compagnia di Rimini insieme ad una connazionale di 25 anni. Dopo aver messo a segno il colpo, le due non si sarebbero fatte scrupoli ad aggredire il titolare del negozio - un riminese di 77 anni - che si era lanciato al loro inseguimento, strattonandolo e ‘trascinandolo’ per alcuni metri con la loro macchina. Tutto comincia venerdì scorso attorno alle 17, in via Matteotti, fuori dalla legatoria Romagnola. Il titolare è uscito un attimo dalla bottega. Le due malviventi sono appostate a bordo di una macchina. Approfittando del momento di distrazione del negoziante, scendono dall’auto e si intrufolano nella legatoria. Rovistano nella cassa e trovano circa 550 euro in contanti. Nel frattempo però il titolare è tornato indietro e si ritrova a tu per tu con le giovani ladre. Si mette ad urlare e cerca in tutti i modi di bloccarle. Volano spintoni, e in qualche modo le rapinatrici riescono a salire sull’auto pronte a fuggire. Il negoziante però non molla e riesce a infilare una gamba nell’abitacolo della vettura impedendo alle fuggitive di chiudere la portiera. La ragazza al volante spinge sull’acceleratore e comincia a fare avanti e indietro con la macchina cercando di sbarazzarsi dell’anziano, che cade sull’asfalto riportando un’escoriazione in fronte. Un altro automobilista, che si trova a passare di lì, si accorge della situazione e si piazza con il cofano della sua vettura davanti a quella delle rapinatrici. Nel frattempo i carabinieri arrivano sul posto a sirene spiegate, cogliendo in flagranza le malviventi, che vengono arrestate con l’accusa di rapina impropria in concorso. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario. La 25enne, difesa dall’avvocato Ninfa Renzini, è comparsa ieri mattina in aula nel corso dell’interrogatorio di convalida. Nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari. La più giovane, essendo in gravidanza, è stata invece rimessa in libertà, ma resta comunque indagata per l’episodio che l’ha vista protagonista.
