ANDREA OLIVA
Cronaca

Incompatibilità Tosi: parte l’iter. Bagarre in consiglio comunale

Caso rimborsi: approvata la delibera che avvia la procedura di contestazione nei confronti dell’ex sindaca. La maggioranza: "Pratica tecnica, nessuna battaglia politica". Il centrodestra: "Vogliono fare fuori Renata".

Renata Tosi, ex sindaca di Riccione

Renata Tosi, ex sindaca di Riccione

Il caso Tosi arriva in consiglio e gli animi si scaldano. Dall’opposizione gridano "al caso politico" per "far fuori un avversario scomodo". Dalla maggioranza replicano sul piano formale: "Pratica tecnica, nessuna battaglia politica". Martedì sera è andato in scena il primo atto del procedimento che potrebbe portare alla decadenza della consigliera dal suo ruolo pubblico. La discussione della pratica serviva a verificare le motivazioni alla base dell’incompatibilità, e di conseguenza l’avanzare del procedimento. Ora verranno dati 10 giorni di tempo a Renata Tosi per rimuovere le cause della lite pendente (ovvero ridare al Comune i rimborsi per le spese legali percepiti), o presentare memorie in sua difesa. Nella prossima seduta i consiglieri dovranno valutare la situazione e stabilire se procedere o meno. Infine, se le condizioni relative all’incompatibilità permarranno e le memorie difensive non saranno giudicate sufficienti per rivedere la posizione della consigliera, il consiglio si riunirà per votare la decadenza dal ruolo di consigliera. Il tutto dovrebbe risolversi nell’arco di circa un mese e mezzo. Nel frattempo lo scontro politico si accende.

Durissimo l’attacco della consigliera delle civiche, Laura Galli: "È una pagina bruttissima di questa politica, nascosta sotto i tecnicismi. Avete già emesso la sentenza e il giudizio, questo è cattivissimo governo. State dicendo: ‘O paghi o non sei consigliera’. Mi rivolgo alla sindaca (Angelini, ndr) che dovrebbe difendere tutti i suoi consiglieri. Qui invece, la decisione è prettamente politica, si vuole eliminare un avversario politico che dà fastidio. Ma lei è stata votata dai cittadini. Vedo un livore inaudito. So anche che tra i consiglieri del Pd ci sono mal di pancia sul votare questa pratica". Tutta la partita gravita attorno ai rimborsi. L’attuale amministrazione ha cercato di riavere i denari dalla ex sindaca Tosi, perché secondo l’assicurazione non ci sono le condizioni perché le vengano riconosciuti. Il non ottenerli ha portato le parti in causa, e questo ha creato una lite pendente tra la consigliera e il Comune. L’amministrazione ha anche chiesto un parere al ministero degli Interni che ha chiarito la presenza di un caso di incompatibilità. "Ci teniamo a sottolineare – ha detto la capogruppo del Pd, Gloria Fabbri – che si tratta di una questione tecnica che non ha alcun movente e nessuna finalità politica, tanto è vero che alcuni atti sono stati fatti anche durante il commissariamento. Non accettiamo dalla minoranza accuse o illazioni sul fatto che questo sia un processo alla consigliera Tosi, che tutti auspichiamo resti in consiglio".

Marco de Pascale, consigliere di 2030, ha parlato di "atto dovuto, non una decisione politica. Se così non fosse sarebbe un autogol perché conosciamo la notoria capacità della consigliera e dei suoi sodali di passare per vittima. L’abbiamo già vista in passato. Fornirle questa formidabile arma sarebbe stato davvero imperdonabile per questa maggioranza". A sostegno della consigliera Tosi si sono espressi i vari gruppi di opposizione, da FdI con Paolini che ha parlato di "pericoloso precedente", a Valentina Villa che ha sottolineato la presenza "di un disegno politico chiaro per escludere una consigliera regolarmente eletta". Nel dibattito non si è tirata indietro la sindaca Angelini. "Vogliono spostare la pratica su piano politico, ma non è così, è una questione puramente tecnica". Inoltre: "Chi è stato tentato di far fuori l’avversario è stata proprio lei con il ricorso contro il mio insediamento a prescindere dai risultati elettorali. Io non la voglio eliminare. Per me deve rimanere in consiglio fino alla fine del mandato". Momenti di confusione a momento del voto con la consigliera Tosi che ha votato, anche se non avrebbe dovuto. La votazione è stata riproposta e la pratica è passata.

Andrea Oliva