ANDREA OLIVA
Cronaca

Incompatibilità Tosi, tutto rinviato: "Il ministero sta rivalutando il caso"

L’ex sindaca ha chiesto un nuovo parere a Roma: i capigruppo hanno deciso di rimandare il voto in consiglio

L’ex sindaca ha chiesto un nuovo parere a Roma: i capigruppo hanno deciso di rimandare il voto in consiglio

L’ex sindaca ha chiesto un nuovo parere a Roma: i capigruppo hanno deciso di rimandare il voto in consiglio

Nessun confronto in consiglio comunale ieri sera sull’incompatibilità di Renata Tosi. Non c’è stata l’invasione dei tosiani nella sala consigliare che il segretario delle civiche, Fabrizio Pullè, aveva quantificato in oltre 500 persone. Tutto è stato rimandato a data da destinarsi. La motivazione del rinvio non va cercata nel confronto politico tutto interno alla maggioranza con un Partito democratico per nulla intenzionato a trasformare l’incompatibilità di Renata Tosi in una cacciata dal consiglio. La motivazione è tecnica, ha spiegato il presidente del consiglio comunale Simone Gobbi, la figura che ha infine disposto il rinvio della pratica.

"Mi è giunta una comunicazione del prefetto su un riesame del ministero del parere riguardante la consigliera". È stata la stessa Renata Tosi ad avanzare al ministero la richiesta di un nuovo parere dopo quello chiesto a suo tempo dall’amministrazione comunale che aveva confermato la presenza dell’incompatibilità. Gobbi ha portato la comunicazione del prefetto all’attenzione dei capigruppo. La decisione presa da partiti e civiche è stata infine quella di rimandare tutto in attesa del nuovo parere. Non dovrebbero tuttavia trascorrere mesi prima che il ministero si esprima. In municipio attendono l’esito della richiesta entro l’estate. Lo stop al confronto in consiglio dà maggior tempo alla maggioranza e al Comune per trovare una via d’uscita che non sia votare per mettere Renata Tosi alla porta del consiglio. Da un punto di vista politico, in maggioranza cercheranno di placare gli animi dopo che la direzione del Pd si è espressa per evitare lo scontro politico con l’ex sindaca, chiedendo una soluzione preventiva. La linea delle civiche di maggioranza, e della stessa sindaca Angelini, è invece quella di considerare tecnica la questione, dunque arrivare al voto per l’incompatibilità. Il confronto in maggioranza, in settimana, non è stato indolore e il clima resta teso. Nel frattempo, dal mondo delle civiche che ruota attorno all’ex sindaca, si legge il rinvio come una battaglia vinta, in attesa del proseguo della guerra.

"È una bella giornata per la democrazia e per Riccione", scrive Fabrizio Pullè. Allo stesso tempo il segretario delle civiche di centrodestra mette il dito tra il Pd e la sindaca, auspicando "un Pd che recuperi un ruolo politico di guida di questa maggioranza sgangherata e litigiosa, che si comporti da vera forza politica e plurale". Ma il nodo della questione resta: il Comune vuole ottenere il rimborso di 87mila euro di spese legali incassate dall’ex sindaca nella precedente legislatura. Somme per le quali in municipio hanno verificato la mancanza di requisiti. Tra Comune e Tosi è in corso da tempo un contenzioso legale, ed è proprio questo confronto ad avere creato la lite pendente che ha portato alla valutazione dell’incompatibilità della consigliera.

La nuova richesta di parere giunta al ministero allunga i tempi, nell’attesa di verificare se sarà in linea con il precedente. Nel frattempo dal Pd è arrivata la richiesta in maggioranza di verificare tutte le strade per una transizione che possa evitare lo scontro in consiglio.

Andrea Oliva