Incontra un ragazzo al parco "Costretta a subire atti sessuali"

Una 18enne racconta tutto ai genitori, finisce al pronto soccorso e presenta denuncia alla polizia. Sul suo corpo sono state trovate escoriazioni compatibili con l’aggressione. Caccia al malvivente

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Violentata da un ragazzo nel parco sotto casa. Questo il racconto choc fatto agli agenti della Squadra mobile di Rimini da una 18enne riminese, che domenica sera si è presentata insieme ai genitori al pronto soccorso dell’ospedale ‘Infermi’. Sul suo corpo sono state trovate escoriazioni compatibili con l’aggressione. Come previsto dal protocollo, i sanitari hanno contattato immediatamente la questura di Rimini. Agli investigatori il compito di ricostruire la vicenda. Già acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. La speranza è che dall’analisi dei fotogrammi possano arrivare elementi utili a identificare il presunto autore della violenza. La giovane vittima non è stata infatti in grado di fornire molti dettagli sul ragazzo che avrebbe abusato di lei, avendolo conosciuto solo poche ore prima. La storia comincia domenica pomeriggio, alla fermata del bus nei pressi dell’Arco d’Augusto. Mentre sta aspettando il mezzo che le deve riaccompagnare a casa, la ragazza fa amicizia con un giovane, che avrebbe all’incirca i suoi stessi anni. I due iniziano a chiacchierare, fino a quando la loro conversazione non viene interrotta dall’arrivo dell’autobus. Salgono a bordo e anche qui continuano a ridere e scherzare, facendo insieme un pezzo di strada. Quando per la ragazza arriva il momento di scendere, lui si mostra molto interessato e le chiede di poterla rivedere. Lei acconsente, dandogli appuntamento in un parco che si trova vicino a casa sua. La 18enne cena insieme alla famiglia e, subito dopo, esce dall’abitazione e si presenta all’appuntamento. Il ragazzo, conosciuto poco prima alla fermata del bus, è lì ad aspettarla. Per un po’ passeggiano, scambiandosi delle effusioni. A un tratto, però, la ragazza si accorge che qualcosa non va. Lui non si accontenta e sembra deciso ad andare oltre, mentre lei non ne vuole affatto sapere. Tenta di respingerlo, ma è tutto inutile. Il ragazzo, riferirà poi la vittima agli agenti della Squadra mobile, comincia a palpeggiarla, e le infila le mani nella biancheria intima. Dopo averla obbligata a subire degli atti sessuali, il giovane si sarebbe allontanato di corsa. La 18enne, tornata a casa, è quindi scoppiata in lacrime, raccontando tutto ai genitori. Questi ultimi non ci hanno pensato due volte: sono saliti in macchina e l’hanno accompagnata di corsa in pronto soccorso. A medici e poliziotti la 18enne ha parlato di palpeggiamenti molto pesanti, che però non sarebbero sfociati in un rapporto sessuale completo. Ha inoltre riferito di aver tentato in tutti i modi di resistere alle avanches del suo aggressore, ma di non essere riuscita a fermarlo. Non è però stata in grado a fornire molti dettagli sull’identità del presunto violentatore, visto che per lei si trattava di una persona mai vista in precedenza.

Lorenzo Muccioli