"Per affrontare i rincari astronomici delle bollette, dal nuovo governo non ci aspettiamo sostegni tipo il credito d’imposta, perché gli hotel chiusi non potrebbero smaltirli. Servono soldi dall’Unione europea, con un nuovo Recovery Fund, uno strumento per la ripresa economica come è stato fatto per il Covid". Lo afferma Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi, intervenuto ieri alla giornata inaugurale del Ttg a Rimini.  Bocca, com’è oggi la situazione del settore alberghiero? "Siamo reduci da un’estate buona estate. Il bilancio quindi è positivo. Nei primi tre mesi dell’anno la pandemia ci ha messo di nuovo in difficoltà, ma da aprile il mercato è ripartito". Meglio quello italiano o quello estero? "La ripartenza l’abbiamo avuta sia sul fronte ’domestico’ che su quello internazionale, e con buoni numeri". Il rincaro delle bollette energetiche quanto ha pesato? "A livello nazionale i fatturati sono stati sufficienti a coprire i costi, pur fortemente aumentati". La situazione è un po’ a macchia di leopardo: dalla Riviera romagnola si sono sollevate grida d’allarme sugli utili... "Qui i rincari di luce, gas e altro incidono sui margini in maniera molto maggiore, per il fatto che i prezzi medi negli alberghi, come noto, sono più contenuti. Naturalmente se il fatturato è contenuto non fai utili".  I prossimi mesi, per il turismo, come si prospettano? "Le città d’arte si salvano. Ma nelle località di mare tenere alberghi aperti tutto l’anno, oggi, non conviene. Qui infatti molti hotel annuali faranno aperture a spot o resteranno chiusi, con il personale lasciato a casa". Insostenibili i costi di luce e gas dunque? "È così. Consideri che il costo dell’illuminazione è solo una piccola parte della bolletta. Quella principale riguarda il consumo energetico degli impianti. Se resto aperto questi costi li ho comunque, che l’hotel sia pieno o quasi vuoto. Per questo governo e UE devono intervenire".  E le località di montagna, soffriranno anche loro? "Credo che a Natale e Capodanno per loro non ci saranno problemi, ma poi lavoreranno soprattutto nei weekend". Mario Gradara

Cronaca

"Per affrontare i rincari astronomici delle bollette, dal nuovo governo non ci aspettiamo sostegni tipo il credito d’imposta, perché gli hotel chiusi non potrebbero smaltirli. Servono soldi dall’Unione europea, con un nuovo Recovery Fund, uno strumento per la ripresa economica come è stato fatto per il Covid". Lo afferma Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi, intervenuto ieri alla giornata inaugurale del Ttg a Rimini. 
Bocca, com’è oggi la situazione del settore alberghiero?
"Siamo reduci da un’estate buona estate. Il bilancio quindi è positivo. Nei primi tre mesi dell’anno la pandemia ci ha messo di nuovo in difficoltà, ma da aprile il mercato è ripartito".
Meglio quello italiano o quello estero?
"La ripartenza l’abbiamo avuta sia sul fronte ’domestico’ che su quello internazionale, e con buoni numeri".
Il rincaro delle bollette energetiche quanto ha pesato?
"A livello nazionale i fatturati sono stati sufficienti a coprire i costi, pur fortemente aumentati".
La situazione è un po’ a macchia di leopardo: dalla Riviera romagnola si sono sollevate grida d’allarme sugli utili...
"Qui i rincari di luce, gas e altro incidono sui margini in maniera molto maggiore, per il fatto che i prezzi medi negli alberghi, come noto, sono più contenuti. Naturalmente se il fatturato è contenuto non fai utili". 
I prossimi mesi, per il turismo, come si prospettano?
"Le città d’arte si salvano. Ma nelle località di mare tenere alberghi aperti tutto l’anno, oggi, non conviene. Qui infatti molti hotel annuali faranno aperture a spot o resteranno chiusi, con il personale lasciato a casa".
Insostenibili i costi di luce e gas dunque?
"È così. Consideri che il costo dell’illuminazione è solo una piccola parte della bolletta. Quella principale riguarda il consumo energetico degli impianti. Se resto aperto questi costi li ho comunque, che l’hotel sia pieno o quasi vuoto. Per questo governo e UE devono intervenire". 
E le località di montagna, soffriranno anche loro?
"Credo che a Natale e Capodanno per loro non ci saranno problemi, ma poi lavoreranno soprattutto nei weekend".
Mario Gradara

Incubo bollette dopo l’estate boom  Bocca: "Tanti hotel restano chiusi"    

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