Infermiere del 118 aggredito con calci e pugni in testa a Riccione

Rocco Mergola, operatore del 118, è rimasto ferito: "Un ubriaco mi ha picchiato durante l’intervento. Troppo spesso episodi simili"

Riccione, 29 novembre 2022 - Aggredito con calci e pugni in testa, durante un parapiglia in cui è rimasto ferito anche l’autista dell’ambulanza. È questa la disavventura di cui, suo malgrado, è stato protagonista Rocco Mergola, infermiere del 118, in corso Fratelli Cervi a Riccione, alle 20 circa di martedì scorso. Ad aggredire l’operatore è stato "un uomo in stato di alterazione che stazionava quella sera fuori da un negozio di corso Fratelli Cervi", come ripercorre le tappe della disavventura lo stesso infermiere.

Rocco Mergola, infermiere aggredito con calci e pugni a Riccione
Rocco Mergola, infermiere aggredito con calci e pugni a Riccione

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Tutto inizia infatti con una telefonata al 118, in cui i titolari dell’attività segnalano la presenza di un uomo molesto, con al guinzaglio un cane di grossa taglia, davanti al negozio. All’arrivo dell’ambulanza, gli operatori si trovano davanti "un uomo evidentemente agitato e aggressivo – continua la vittima –. Avvicinandomi per calmarlo ho subito notato il cane di grossa taglia e pur tenendomi a distanza di sicurezza, ho cercato di tranquillizzarlo, come sono abituato a fare da vent’anni a questa parte". Qualcosa, però, va storto. "Avevo notato ai suoi piedi una bottiglia di birra e per precauzione ho cercato di allontanarla da lui con un piede".

Un gesto mal tollerato però dall’uomo, che vedendo la bottiglia cadere e svuotarsi a terra dà in escandescenze. "A quel punto ha iniziato a offendermi, a sputarmi e rincorrermi per qualche minuto su e giù per la via", ricorda l’infermiere. È a questo punto che l’allarme arriva anche ai carabinieri della compagnia di Riccione, che intervengono sul posto per impedire che la situazione degeneri. All’arrivo dei militari tutto sembrerebbe risolto e l’operatore si distrae dando le spalle all’aggressore per contattare la propria centrale.

Tanto basta all’uomo per tornare a scagliarsi contro l’infermiere, colpendolo "prima alla testa con un pugno e poi con alcuni calci, uno anche alla mano", il tutto condito ancora una volta da offese e sputi. Una colluttazione a cui si aggiunge anche l’autista dell’ambulanza nel tentativo di separare i due, il quale però viene a propria volta colpito nella zuffa. Solo il successivo intervento dei militari consente di bloccare una volta per tutte l’aggressore, che successivamente viene portato all’ospedale di Rimini, mentre i due operatori finiscono in Pronto soccorso a Riccione, dove "a me viene data una prognosi di 6 giorni, ora prorogata di altri sei e al mio collega 8 giorni per le ferite riportate – continua il 44enne –. Nei giorni scorsi ho anche già sporto denuncia ai carabinieri, per lesioni e minacce, nei confronti di quell’uomo. Ma resta comunque un tema, cioé quello delle aggressioni al personale del 118. Aggressioni che nel tempo stanno diventando sempre più frequenti e pericolose. Anche perché noi operatori non siamo le figure deputate all’ordine pubblico e questi tipi di interventi diventano pericolosi per la nostra incolumità".