Giornalista del ‘Carlino’ infiltrato nel cinema del sesso libero

Il racconto delle notti bollenti al cinema Modernissimo di San Giovanni in Marignano

Immagine di repertorio

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Rimini, 2 novembre 2014 - «GIULIO sei tu! Ti riconoscerei tra mille». La frase sembra banalissima. Ma è il contesto a fare la differenza. Infatti l’ha pronunciata una bella signora - l’altra sera durante un festino privato a luci rosse al cinema ‘Modernissimo’ di San Giovanni - mentre nella penombra, quasi completamente nuda - era impegnata in rapporti sessuali con partner diversi, che si davano il turno, dopo aver atteso pazientemente in coda, già coi pantaloni abbassati. Lei ha riconosciuto ‘Giulio’ senza neppure guardarlo in faccia. Come avrà fatto? 

Subito dopo un’altra bella donna, impegnata sullo stesso divanetto rotondo, e girevole, con altri maschietti che beneficiavano dei suoi favori, le fa eco: «Ti piace mio marito, eh?». Vicino il Glory Hole, sottile parete di legno con buchi. All’interno un divanetto con uomini e donne in azione. Dai fori si guarda e si fa sesso. Scene d’ordinario erotismo - quasi citazioni del film Eyes wide shut di Stanley Kubrick, nella ricorrenza di Halloween, con il noto cinema a organizzare una nuova serata privata ultra-hard. 

«SPETTACOLO per coppie decise e singoli selezionati», recita la locandina. Ingresso: 50 euro i singoli; gratis le coppie (ovvio, sono il motore passionale delle serate). «Ospiti del locale anche per la notte». Quando si arriva al baretto c’è una bella barista, questa vestita, che smista drink e bevande varie. C’è anche di che riempirsi la pancia: un grande tavolo con spuntini vari, piadine, cassoni (siamo pur sempre in Romagna), dolcetti e ciambella: sarà preso d’assalto nell’intervallo di mezza sera, intorno alle 23,30. Nel cinema un’ottantina di persone. Gran parte uomini - dai 30 anni ai 65 e passa - una decina le coppie. Le donne sono decisamente le più disinvolte. Hanno dai 30 ai 50 anni. Ce n’è per tutti i gusti: magre e ‘felliniane’. A guardarla dall’alto sembra di assistere a una partita di rugby. Con vere e proprie ‘mischie’. 

UNA SIGNORA si toglie camicetta, gonna e collant. Resta in perizoma e reggiseno, dopo due secondi è circondata da un nugolo di ‘volontari’, che si prendono a spintoni. «Prima io», «No scusa, c’ero io». Ma è inutile litigare, perché ce n’è davvero per tutti. Infatti ogni signora rende felice, a turno, una decina di uomini. Con il marito a fianco che guarda e fa il tifo. «Sei stanca cara, vuoi riposare un poco?» «Ma no — risponde lei — vado avanti senza problemi». 

SULLO schermo un film hard che non interessa a nessuno. Nel gran marasma di mutande i gemiti che arrivano dal film porno sullo schermo si confondono con quelli del festino. Ma fanno un baffo a quelli dell’arena: stavolta lo spettacolo è in sala. A metà serata un veterano apostrofa: «Ma te cosa fai, guardi solo?». Ci squadra male. Arriva il titolare di gran carriera che punta il dito sulla Fanta. «In sala non si beve, solo nella zona bar». E’ andata bene. Quando un locale è serio, le regole si rispettano! E checcavolo!