Farmaci introvabili per l'influenza, ecco quali sono. "Senza scorte da mesi"

Carenza di antinfiammatori e sciroppi: mancano i principi attivi e i costi sono lievitati. I farmacisti: "Tanti casi di influenza e Covid, siamo al limite"

Rimini, 14 dicembre 2022 - "Vorrei una scatola di Brufen ". "È in ordinazione, ma ancora non lo abbiamo". Scene di ordinaria farmacia, di questi tempi. Tempi di carestia. Quando le file di clienti aumentano nei presidi sanitari, ma a tanti componenti della processione a caccia di medicinali contro i malanni stagionali viene detto di "riprovare più tardi", nonostante non sia chiaro quando il tardi sia. Avanti così, da oltre un mese. Antinfiammatori, sciroppo per bambini e persino alcuni tipi di antibiotico. È questa la lista della ’non’ spesa che di questi tempi i clienti delle farmacie del territorio sono costretti a stralciare a causa di "una carenza di medicinali senza precedenti per le proporzioni in cui si sta verificando".

Farmacie senza scorte di antinfiammatori e sciroppi
Farmacie senza scorte di antinfiammatori e sciroppi

Il punto della situazione

Parole da allarme rosso quelle a cui ricorre lo stesso presidente di Federfarma provinciale, Roberto Deluigi. "Ciclicamente le carenze si presentano – ammette –, ma questa volta i prodotti indicati per le patologie stagionali stanno venendo meno in grandi proporzioni e con largo anticipo rispetto al solito". Più contagi, da Covid e influenza o para-influenza ed ecco che scatta la corsa ai medicinali, con gli scaffali che, però, già da questa estate devono fare i conti con sempre meno confezioni.

"Mancano i principi attivi, soprattutto l’ibuprofene. Il comune Brufen è ormai introvabile e le scorte sono finite. Ma anche gli sciroppi per i bambini e altri medicinali essenziali", elenca Deluigi. Le cause? Tante, tutte assieme. Un pugno in faccia alle farmacie già sotto stress da anni a causa del Covid. "Non solo la guerra in Ucraina e la pandemia che è tornata a farsi sentire nei numeri – ammette il presidente di Federfarma –. Il problema del reperimento dei principi attivi va a braccetto col più comune delle materie prime. Le modalità stesse di produzione sono cambiate e le case farmaceutiche sono ancora largamente impegnate nella lotta al Covid oltre ad un aumento dei costi di spedizione e persino di imballaggio dei medicinali".

Sul campo

Non a caso capita "di dover dirottare i clienti nelle farmacie che sappiano dispongano di certi prodotti", oppure "ricevere a nostra volta clienti addirittura da Pesaro in cerca di certi farmaci", ammette Gianfrancesco Carbini, titolare dell’omonima farmacia di Riccione. "Noi siamo fortunati però – ammette –. Disponiamo di un laboratorio galenico che per quanto possibile ci permette di produrre medicinali, secondo i principi attivi a nostra disposizione. Tanto che molte farmacie e anche alcuni ospedali, tra cui quello di Rimini, di questi tempi ci hanno chiesto diverse forniture di quei farmaci ora come ora irreperibili". Come ad esempio quelli a base di ibuprofene, latitante ormai da ottobre dopo mesi di calo costante. Fluibron , clenil , fluidificanti vari, soprattutto gli sciroppi per bambini sono "merce rara", assicura Carbini. "La crisi è diventata di proporzioni preoccupanti di recente, investendo anche gli antibiotici come l’ Augmentin e persino alcuni farmaci ipertensivi".

Navigare a vista

"Inizia a mancare anche la tachipirina", completa il bugiardino degli indisponibili Mattia Cioli della farmacia Duprè in piazza Tre Martiri a Rimini. E i rinvii, soprattutto per anziani e genitori di bambini piccoli "sono sempre di più. Tra farmacie siamo in contatto per districarci in queste difficoltà con il passaparola. Gli originali mancano e allora ricorriamo di più ai farmaci generici o equivalenti. Ma non va bene a tutti. Se pensiamo poi che le richieste aumentano di giorno in giorno, tanto che faticano pure le aziende a stare al passo con la propria produzione, l’orizzonte non è dei più sereni. I prezzi per ora sono bloccati, ma tra un mese chissà", concludono dalla farmacia Duprè.