GIUSEPPE CATAPANO
Cronaca

Insulti alla partita di basket, la 17enne torna in campo e vince: Rimini e Cesena contro il razzismo

Domenica si sfidano le squadre ‘maggiori’ di Happy e Nuova Virtus: indosseranno una maglia ad hoc. Intanto la federazione italiana pallacanestro ha invitato la ragazza al match della nazionale

Insulti alla partita di basket, la 17enne torna in campo e vince: Rimini e Cesena contro il razzismo

Rimini, 7 febbraio 2025 – Sono tutti al suo fianco. E lei è ripartita. Facendo quello che le piace di più: giocare a basket. La 17enne che è stata vittima di insulti razzisti, nel corso di una partita del campionato di Under 19 tra la sua Happy Rimini e la Nuova Virtus Cesena, è tornata in campo subito. Lunedì il brutto episodio: la mamma di due giocatrici cesenati le ha urlato “scimmia” riprendendo tutto col telefono e pubblicando sui social un video poi diventato virale (nonostante i tentativi di rimuoverlo). Martedì la ragazza era di nuovo in campo per un’altra partita della stessa categoria, contro Castel San Pietro: l’Happy Rimini ha vinto 63-44 e lei ha messo a segno 5 punti. Dimostrando di voler voltare immediatamente pagina.

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Il momento in cui la 17enne reagisce agli insulti razzisti

Tutti al suo fianco. Familiari, amici e quella che per lei è una seconda famiglia: l’Happy Rimini. Sin da subito compagne di squadra, allenatore e dirigenti sono stati vicini alla 17enne. Nell’immediato, tenendole compagnia negli spogliatoi dopo l’espulsione decisa dall’arbitro perché lei, dopo gli insulti, si è diretta verso la tribuna e ha cercato la donna che le aveva urlato contro. Lo stesso allenatore, Andrea Maghelli, l’ha accompagnata alla macchina prima di salutarla dopo una serataccia da dimenticare. Una vicinanza che la società sta manifestando alla sua giocatrice continuamente. Chi le sta accanto assicura che ha reagito all’episodio con grande maturità. Tutti vogliono che continui per la sua strada, senza farsi condizionare da quel che è successo lunedì. “Deve continuare a giocare a basket” il desiderio comune. Anche perché la sua passione per la pallacanestro nasce da lontano: i primi passi con Insegnare basket Rimini poco più che ragazzina, prima di entrare a far parte dell’Happy Rimini quattro anni fa. Di origini africane, vive a Santarcangelo. Vicinanza è stata manifestata anche dalla federazione italiana pallacanestro. A partire dal presidente Gianni Petrucci che ha etichettato come “vergognoso” l’accaduto. La federazione ha invitato la 17enne e la sua famiglia ad assistere alla partita tra Italia e Germania in programma ieri a Faenza e valida per le qualificazioni per l’europeo di basket femminile. Domenica, intanto, Happy Rimini e Nuova Virtus Cesena saranno di nuovo di fronte. Ma stavolta a sfidarsi – a Cesena – saranno le due squadre che militano nel campionato di serie B femminile (le squadre ‘maggiori’, per intenderci). Per l’occasione la Nuova Virtus – che ha preso le distanze dall’episodio di lunedì scorso – ha pensato a un’iniziativa condivisa proprio con la società riminese: le atlete di entrambe le squadre entreranno in campo con una maglia speciale con la scritta ’No al razzismo’.

Intanto la Questura di Rimini sta valutando la possibilità di emanare un Daspo nei confronti della mamma tifosa: sono in corso accertamenti e una decisione sarà presa nei prossimi giorni. Così come una decisione dovrà prenderla il giudice sportivo Alessandra Scutari che potrebbe squalificare la 17enne in seguito all’espulsione. Da più parti arriva l’appello a non squalificare la ragazza perché “sarebbe ingiusto”. La Procura federale ha aperto un’indagine e a breve verrà sentito come testimone il dirigente accompagnatore dell’Happy Rimini. Il giudice sportivo dovrebbe esprimersi solo una volta conclusa l’indagine della Procura federale.