LORIANO ZANNONI
Cronaca

Insulto razzista nel basket . Denunciata la mamma tifosa. In campo la Procura federale

I dirigenti dell’Happy Rimini hanno ricostruito in Questura i fatti di lunedì sera. La donna rischia il Daspo. Da Roma faranno luce sull’episodio: violato il codice etico della federazione pallacanestro, aperta inchiesta.

Un momento della partita tra Happy Rimini e Nuova Virtus Cesena (basket femminile, campionato under 19) che si è giocata lunedì sera alla Carlm

Un momento della partita tra Happy Rimini e Nuova Virtus Cesena (basket femminile, campionato under 19) che si è giocata lunedì sera alla Carlm

L’atto formale c’è. La dirigenza della società Happy Basket Rimini è stata contattata nella giornata di martedì dalla Digos e si è recata nella mattinata di ieri in Questura. In quella sede l’Happy Basket ha sporto formale denuncia nei confronti della donna che ha urlato "scimmia" a una giocatrice di colore, raccontando nel dettaglio cosa è accaduto lunedì sera nella partita giovanile di Under 19 tra Rimini e Nuova Virtus Cesena. I fatti sono noti: gli insulti diretti alla giocatrice dell’Happy Rimini sono partiti dalla mamma di una delle giocatrici cesenati, che ha ripreso tutto col telefono pubblicando sui social un video poi diventato virale (nonostante i tentativi di rimuoverlo).

Tra i dirigenti della società riminese e i poliziotti c’è stato un colloquio approfondito. Non è escluso che la Questura possa emettere un Daspo nei confronti della donna, vietandole di assistere ad altre partite: il questore, Olimpia Abbate, valuterà tale possibilità. Intanto l’Happy sta cercando di fare quadrato intorno alla ragazza coinvolta, non ancora 18enne, che in attesa dei provvedimenti del giudice sportivo è già scesa in campo martedì in un’altra partita della stessa categoria. Sempre in casa alla Carim, questa volta contro Castel San Pietro. Con ogni probabilità – regolamento alla mano – il giudice sportivo, l’avvocato Alessandra Scutari, squalificherà la 17enne che, dopo gli insulti, si è diretta verso la tribuna e ha cercato la donna. La ragazza è stata poi espulsa dall’arbitro e accompagnata negli spogliatoi. Ma la questione non sarà trattata solo dal giudice sportivo, che ha come unica ‘fonte’ il referto arbitrale e la cui decisione è attesa a giorni. Anche la Procura federale, da Roma, si è mossa per far luce sull’episodio aprendo un’indagine: atto dovuto, perché l’insulto razzista costituisce una violazione del codice etico della Federazione pallacanestro.

In questo caso il video può essere utilizzato come ‘prova’. La Procura federale intende "verificare la natura e le eventuali responsabilità in relazione a quanto accaduto": raccoglierà le testimonianze delle persone coinvolte, poi deciderà se prendere provvedimenti. La società cesenate, nel frattempo, sta valutando la possibilità di emanare nei confronti della mamma tifosa "un provvedimento di non gradimento alle partite".

Giuseppe Catapano Loriano Zannoni