Invasione del Trc, prosciolti tutti gli imputati

Reati prescritti: la Corte d’Appello fa cadere le accuse contro l’ex sindaca Renata Tosi e gli altri 14 finiti a processo

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Tutti prosciolti. Il processo che vedeva coinvolte quindici persone per l’invasione del cantiere del Trc avvenuto il 27 giugno del 2014, si è chiuso con il proscioglimento di tutti e 15 gli imputati ancora a processo. Le prime fasi processuali avevano visto fino a 27 persone imputate per quell’invasione che è passata alla storia, con le ruspe costrette e fermarsi mentre abbattevano i pini per iniziare la costruzione della corsia di quello che è oggi il Metromare. Il bus che collega le due stazioni tra Rimini e Riccione è attivo da anni ormai, ma il processo è rimasto in piedi fino a quando la Corte d’Appello di Bologna ha pronunciato la sentenza pre dibattimentale dopo quella del tribunale di Rimini, avvenuta il 21 ottobre del 2021.

La terza sezione della Corte ha rilevato che il reato contestato, ovvero l’invasione di terreni, è da ritenere prescritto perché si sono superati i sette anni e sei mesi, ovvero il tempo massimo per la prescrizione del reato (sei anni) a cui aggiungere il periodo massimo per l’interruzione. Non essendoci stata recidiva, né aggravata né reiterata, i tempi sono da ritenersi tali e oggi sono scaduti. Per esattezza il reato si è prescritto nel maggio scorso.

Si chiude così una fase storica iniziata con le battaglie sul campo in quel giorno d’estate quando da pochi giorni Riccione aveva svoltato portando il centrodestra in municipio guidato da Renata Tosi. La stessa ex sindaca vede così cadere definitivamente anche la pena sospesa commutata in multa da 5mila euro che si era vista affibbiare in primo grado. Nessuna condanna e nessuna multa. Anche la ex sindaca è tra i 15 prosciolti infatti. Si tratta dell’ultimo gruppetto rimasto rispetto agli imputati iniziali. Nei quindici ancora si trovavano alcuni ex consiglieri e assessori come per esempio Luigi Santi. Erano già state prosciolte, invece, altre figure dell’amministrazione come l’allora capo di gabinetto Christian Amatori, uscito in precedenza dal procedimento. Quel giorno di giugno di otto anni fa erano lì per far sentire la propria voce e impedire il prosieguo dei lavori.

Finisce così negli annali della storia della città una battaglia che ha tenuto banco per parecchi anni, e che aveva portato in quell’estate al ribaltone elettorale con il centrosinistra condannato all’opposizione. Renata Tosi arrivò in municipio sulle ali della protesta e tra le prime cose da fare mise la battaglia contro il Trc, per fermarlo. Ci provò, anche fisicamente in quella mattina d’estate. Ma i lavori andarono avanti, i pini caddero lasciando spazio al cemento e al Metromare che oggi è una certezza mentre la giustizia faceva il suo corso. "Si chiude una pagina contraddistinta per l’accanimento politico - dice Renata Tosi -. Ho sempre confidato nella magistratura. Finalmente un po’ di sana giustizia".

Andrea Oliva