Rimini, si inventa l’incidente e chiede i danni. Smascherato dal video

Accusò un camionista di omissione di soccorso che è stato trascinato in una lunga battaglia giudiziaria. Ora rischia la calunnia

Il video che mostra l'anziano sempre in piedi

Il video che mostra l'anziano sempre in piedi

Rimini, 17 luglio 2019 - «Non avevo investito nessuno, né tantomeno ero fuggito. Non sono proprio quel genere di persona. E’ una buona notizia sapere che il nuovo pubblico ministero ha chiesto la mia assoluzione. Sapevo che non avevo fatto nulla di male, adesso aspetto solo la senteza in modo che io possa continuare la mia vita». A parlare è un autista di furgone di origine dominicana (assistito dagli avvocati Enrico Graziosi e Nicola Giovanardi) che per un anno si è trovato invischiato in una storia giudiziaria.

Il cinquantenne dominicano, ma ormai italiano di passaporto, era stato accusato da un settantottenne riminese di averlo investito nel parcheggio delle Befane con il suo furgone e di essere scappato, lasciandolo, come recitava la denuncia ‘sanguinante e dolorante’, presentata dopo essersi fatto trasportare in ospedale con prognosi di 5 giorni. Un’odissea per l’autista, culminata in tre verbali amministrativi e poi un decreto penale di condanna con più di novemila euro da pagare e due anni e mezzo di sospensione della patente. Provvedimenti ai quali il camionista, tramite i suoi legali, si era sempre opposto, urlando la sua innocenza.

Il tutto era nato da un piccolo incidente esattamente un anno fa. E dire che l’uomo avrebbe potuto evitare questo lungo calvario se qualcuno tra gli inquirenti avesse visionato il video del circuito di sorveglianza del centro commerciale 'le Befane': il video, lungo tre minuti e 41 secondi lo scagiona totalmente. Nei fotogrammi si vede, infatti, il furgone colpire il carrello della spesa, ma non l’anziano. Il mezzo si ferma subito e l’autista scende. Parla con l’anziano che resta sempre in piedi. Il tutto per quasi 4 minuti. Nulla, insomma, che faccia intendere un investimento con fuga ed omissione di soccorso.

Ma dopo due mesi dal fatto, l’autista si era visto arrivare tre verbali con sanzioni amministrative. Partiva così l’opposizione con la richiesta di visionare il video. «Non ho investito nessuno», continuava a ripetere ai suoi legali. In sede civile gli veniva negata la possibilità di accedere al video perché ‘coperto dal segreto istruttorio’, ma la patente restava salva.

Ma un’altra batosta attendeva il cinquantenne: si ritrovava indagato per omissione di soccorso e fuga da incidente stradale. Arrivava, invece, un decreto penale di condanna contro il quale si opponevano i suoi legali. Poi finalmente la svolta: davanti al gup Vitolo viene finalmente portato il video. Ed ecco la verità: l’autista non ha investito nessuno. Il nuovo pm chiede l’assoluzione per il dominicano mentre l’anziano adesso rischia grosso: un processo per calunnia.