
I segretari di Stato alla Giustizia e al Territorio, Stefano Cani e Matteo Ciacci
"Il killer dei cani continua a girare libero". Da settimane questa frase circola a San Marino. Le notizie che si rincorrono sui social, ancora cani morti e la rabbia dei cittadini. Il governo prova a metterci un freno. Lo fa il segretario di Stato alla Giustizia, Stefano Canti annunciando che da ieri, davanti a casa del presunto killer dei cani, il pensionato Giorgio Cellarosi, indagato e ancora agli arresti domiciliari, "ci sarà un piantone. Questo per dare – dice il segretario di Stato – ancora maggiore tranquillità ai cittadini". Una ’sicurezza’ in più nonostante, assicura Canti, "gli arresti domiciliari siano stati rispettati". A differenza di quello che, a più riprese, è circolato sul Titano. Soprattutto via web. "Proprio per questo mi sento di dover fare un appello alla cittadinanza. Sui social da questo punto di vista ci sono state tante segnalazioni, molte meno alla Gendarmeria. Lì si deve segnalare se c’è qualcosa che non va". Il piantone davanti a casa dell’indagato, ma non solo. "Il nostro tribunale – assicura il segretario di Stato – sta lavorando alacremente per accertare la verità. Nel processo penale che si aprirà l’Eccellentissima Camera si costituirà parte civile. Ora, però, siamo ancora nella fase delle indagini. Partendo da questo ’caso’, ma utile anche per tanti altri come quelli di violenza di genere, come Congresso abbiamo deciso di dotare il nostro tribunale di braccialetti elettronici che presto acquisteremo". Insomma, il governo prova a fare il punto della situazione per tranquillizzare la cittadinanza considerando che dopo la morte del cane da soccorso Mardock, avvenuta appena qualche giorno fa, la paura era tornata a farsi sentire a San Marino. "Dobbiamo anche fare passare il messaggio che la nostra Repubblica è sicura, dove c’è la certezza del diritto". "Come governo stiamo lavorando in sinergia con il tribunale e le forze dell’ordine – rimarca il segretario di Stato al Territorio, Matteo Ciacci – per garantire sicurezza sul territorio e per fare luce sui fatti che si sono verificati. Abbiamo totale fiducia nel tribunale e nelle forze di polizia. Gli arresti domiciliari sono stati rispettati e questo va detto con chiarezza per evitare comprensibili inquietudini. C’è la volontà forte non solo di esprimere cordoglio o rammarico per quello che è accaduto, ma di continuare a lavorare per un territorio sicuro. Lo abbiamo fatto sin dal momento in cui abbiamo bonificato tutte le aree fino agli interventi in ambito di sicurezza. Il nostro è un messaggio chiaro, forte e netto".