"L’elettrocardiogramma? Ripassi a giugno"

La denuncia dell’ex presidente del consiglio comunale Giovagnoli: "Costretto a nove mesi di attesa per sottopormi all’esame"

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Nove mesi di attesa per fare un elettrocardiogramma. "E neanche all’ospedale di Rimini: mi è stato risposto che gli unici posti disponibili, a giugno 2021, sono Bellaria e Novafeltria. E’ mai possibile che la sanità pubblica abbia tempi così lunghi?". Giorgio Giovagnoli, l’ex presidente del consiglio comunale di Rimini, è un fiume in piena. Perché "non si può continuare ripetere che la sanità in Emilia Romagna è tra le migliori in Italia e in Europa, se poi fai attendere tanto tempo i cittadini per un esame prescritto dal tuo medico".

Possibile che non ci fosse posto libero prima?

"No, ho chiesto più volte e mi è stato ripetuto che a Rimini è assolutamente impossibile. I primi posti disponibili sono a fine giugno del prossimo anno, a Bellaria o Novafeltria. Ma io non posso aspettare tanto. Sto facendo una serie di accertamenti perché dovrò probabilmente sottopormi a un’operazione. L’elettrocardiogramma è tra gli esami che mi sono stati prescritti in vista dell’intervento. Non parliamo poi dei tanti tentativi a vuoto nel tentativo di prenotare, prima di riuscire finalmente a parlare con un operatore".

Quanto ha impiegato?

"Ho chiamato più volte il numero unico dell’Ausl per le prenotazioni. Ogni volta, per giorni, dopo essere stato in attesa per 10 minuti o più, ho dovuto rinunciare perché quando sembrava arrivato il mio turno cadeva la linea. Ieri mattina ci sono finalmente riuscito, dopo l’ennesima lunga attesa".

E ha scoperto che l’esame, prima di giugno, non si poteva fare...

"Esattamente. Dopo una lunga ricerca l’operatore al telefono, con voce imbarazzata, ha spiegato che a Rimini non c’era posto, che l’elettrocardiogramma potevo farlo solo a Bellaria o Novafeltria l’anno prossimo".

Aspetterà giugno 2021 o si rivolgerà a un ambulatorio priovato?

"Anche se l’esame non è urgente, non posso certo aspettare nove mesi. Vorrà dire che farò l’elettrocardiogramma a pagamento. Purtroppo, per lo stesso problema che ho, sono stato già costretto a fare altrettanto di recente: alla fine ho dovuto prenotare visite e accertamenti in ambulatori privati. Ma lo trovo ingiusto. Come si fa ancora a sostenere che la nostra sanità pubblica è tra migliore per efficacia ed efficienza quando ti fanno attendere nove mesi per una prestazione prescritta dal tuo medico? Poi capisci perché gli ambulatori privati spuntano come funghi".

Manuel Spadazzi