Peccato non poterlo vedere (almeno per ora) al cinema. Con le sale ancora chiuse, l’unico modo per vedere il film L’incredibile storia dell’Isola delle Rose sarà Netflix. Dal 9 dicembre l’attesa pellicola diretta da Sidney Sibilia e prodotta da Mattia Rovere (Groenlandia) insieme a Netflix, sarà disponibile sulla piattaforma. Le riprese del film sono avvenute l’anno scorso, in gran parte a Malta, ma anche a Rimini e Bologna.
E’ la prima pellicola dedicata alla straordinaria vicenda dell’Isola delle Rose, il piccolo stato fondato nel 1968 su una piattaforma in mare a Rimini, a pochi chilometri dalla costa, dall’ingegnere Giorgio Rosa. Un’esperienza diventata leggenda, raccontata fin qui da documentari, libri (tra cui il romanzo scritto da Walter Veltroni), ma che mai aveva ispirato un film. L’intuizione è stata del regista Sidney Sibilia. "Stavo cercando una voce per Smetto quando voglio 2, quando mi sono imbattuto nell’Isola delle Rose e ho scoperto questa storia straordinaria che non conoscevo. Mi sono chiesto: perché mai non hanno fatto ancora un film?".
Nei panni del giovane e visionario ingegnere bolognese Giorgio Rosa c’è Elio Germano, uno dei migliori attori italiani di oggi. La pellicola diretta da Sibilia ripercorre fedelmente la storia dell’Isola delle rose. Nel cast Matilda De Angelis, che interpreta il ruolo di Gabriella ’Lella’ Chierici, moglie dell’ingegnere. L’Isola delle Rose fu proclamata "stato indipendente" dal suo fondatore il primo maggio del 1968, attirando da subito tanti giovani e diventando uno scottante problema politico per il governo italiano. Se ne occupò direttamente Giovanni Leone, allora presidente del consiglio, interpretato nel film da Nicola Zingaretti, mentre Franco Bentivoglio recita nei panni del ministro Franco Restivo.
Se nei film che hanno reso noto Sibilia al grande pubblico "la forza era tutta nella banda, nella squadra, qui invece – spiega ancora il regista – quel che conta è la forza del singolo. Nel 1968, mentre tutti volevano cambiare il mondo, Rosa lo costruiva per davvero". E proprio l’incontro con l’ingegnere, che è scomparso tre anni fa, è stato derminante nella scelta di Sibilia di girare il film. "Quando ho incontrato Giorgio Rosa in persona e mi ha detto che no, non voleva un film su di lui, solo allora ho pensato che era giusto farlo...". Anche Elio Germano, perfettamente calato nella parte, è rimasto profondamente affascinato dall’impresa di Rosa. "Una delle cose che mi ha colpito di più parlando con i reduci di quell’avventura è il fatto che allora si faceva a gara nel distinguersi, nel fare le cose più strane, mentre ora tutti tendono ad omologarsi e ad avere più like".