L’Isola delle Rose riemerge con Netflix

Elio Germano protagonista nella pellicola che fa riviver la leggenda dello stato nato nel mare di Rimini nel ’68

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Era un sogno che profumava di libertà, e di rivoluzione. E rivedere oggi, nei giorni della pandemia, l’incredibile storia dell’Isola delle Rose, sarà come tornare a sognare a occhi aperti, sperando in tempi migliori. La leggenda (vera) dello stato indipendente fondato da Giorgio Rosa nel 1968, su una piattaforma al largo di Rimini, rivive grazie al film diretto da Sidney Sibilia (Smetto quando voglio) e prodotto da Matteo Rovere (Il primo re) insieme a Netflix. La pellicola uscirà a dicembre: si spera anche al cinema, se le sale riapriranno, e sicuramente sulla piattaforma di Netflix (dal 9 dicembre).

A impersonare l’ingegnere Rosa, scomparso tre anni fa, è Elio Germano. Nel cast del film, girato (l’anno scorso) tra Malta, Bologna e la Riviera, ci sono anche Luca Zingaretti, Matilda De Angelis, Fabrizio Bentivoglio e Leonardo Lidi. Quest’ultimo, prima delle riprese, ha passato un mese con i sub del centro Dive planet, per poter affrontare le scene in acqua da perfetto sommozzatore. Erano stati proprio i sub del Dive planet, nel 2009, a ritrovare in mare resti dell’Isola delle Rose. La cui vita fu molto breve: Rosa proclamò l’indipendenza dello stato al largo di Rimini l’1 maggio 1968, ma già il 26 giugno la polizia occupava la piattaforma, fatta brillare poi l’11 febbraio del 1969. "Subito dopo i ritrovamenti mostrammo il materiale recuperato allo stesso ingegner Rosa – ricorda Stefano Paganelli, titolare di Dive planet – che ci confermò che si trattava di resti della sua isola".

La storia dell’Isola delle Rose è già stata raccontata, tra l’altro, dal documentario girato da Cinematica e dal romanzo di Walter Veltroni. Questa sarà la prima volta che viene narrata in un film. "Un film che parla soprattutto della libertà – ha sottolineato ieri il regista Sibilia, in occasione dell’uscita del trailer – e di come questa spaventi".

ma.spa.